Scoperti 10 relitti al largo di Kasos in Grecia

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Sondando le acque cristalline che lambiscono la piccola isola di Kasos, gli archeologi hanno recentemente portato alla luce un tesoro sommerso che non è fatto di gemme o oro, ma di relitti navali carichi di storia. Le acque di questo angolo nascosto del Mediterraneo, si sono rivelate custodi di ben 10 navi affondate, ciascuna narrante uno spaccato della storia umana che abbraccia millenni, con la più antica risalente a tremila anni prima della nostra era.

Questo importante ritrovamento è frutto di uno sforzo congiunto che ha richiesto quattro anni di ricerche capillari, iniziate nel 2019 sotto l’egida della National Research Foundation e con il determinante supporto del Ministero della Cultura greco. Gli audaci team di sub hanno recuperato manufatti che parlano la lingua silenziosa ma eloquente del passato: ceramiche romane, anfore spagnole e ancore scolpite in pietra risalenti all’epoca arcaica greca (circa 1200-800 a.C.).

Ma la magia di questo sito non si ferma alla semplice presenza fisica di questi artefatti. I ricercatori, armati di tecnologie subacquee e di oltre 20.000 fotografie, hanno intrapreso il compito meticoloso di digitalizzare i relitti, trasformandoli in modelli tridimensionali che potrebbero offrire nuova linfa vitale allo studio della costruzione navale antica e delle rotte commerciali che un tempo tessuto la trama complessa del commercio internazionale.

Per la prima volta, l’uso del sonar a scansione laterale ha permesso di mappare e studiare la morfologia della barriera corallina Kasos-Karpathos e dell’area di Karpatholimnion, regalando conoscenze preziose sulla geografia antica che una volta dirigeva o intrappolava i viaggi marittimi.

E per garantire che questa scoperta non rimanga relegata agli ambienti accademici, è in fase di produzione un documentario che promette di navigare attraverso il tempo, portando su schermo la profondità e l’ampiezza dell’influenza culturale che queste rotte marittime hanno avuto attraverso i secoli.

Combinando il sapere storico con la narrazione visiva, il film si propone di offrire un’esperienza immersiva nel vero senso della parola. In attesa che ulteriori dettagli emergano dalla continua ricerca, la comunità scientifica e culturale mondiale osserva con trepidazione, consapevole che ogni anfora, ogni pezzo di ceramica e ogni fibbia di cinturone recuperati dalle acque ligure portano con sé un frammento di un racconto molto più grande, il quale si dipana attraverso commerci di Spagna, Italia, Africa e coste dell’Asia Minore, racchiudendo la vastità e la complessità della storia del Mediterraneo. In virtù di tali scoperte, il passato inizia a parlare più chiaro, narrando storie di connessione umana e scam

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