DESINA 02: il festival indipendente del Graphic Design e della Visual Art

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Si è appena concluso a Napoli DESINA 02 (18-21 aprile 2024), una manifestazione dal respiro internazionale, ricco di eventi che hanno lo scopo di catalizzare i processi creativi, tramite incontri diretti con esperti del mondo della Grafica e del Visivo. 

Giunto alla seconda edizione e destinato ad imporsi nel prossimo futuro come un riferimento o punto di incontro per creativi, tecnici e appassionati del settore, si può tranquillamente osare, definendo questo evento una bomba che sembra destinata ogni anno ad aumentare il livello della propria detonazione.

Il tema scelto per questa edizione dagli organizzatori Domenico Armatore, Stefano Pellone, e Nicola Feo è Blur, come le zone di incontro tra diversità (culturali e disciplinari) che appaiono sfumate nell’intersecarsi, generando spazi ibridi, all’interno dei quali nascono inevitabili contaminazioni, perché “la complessità della realtà moderna richiede una visione ampia e aperta al cambiamento, per superare i modelli binari e le rigide classificazioni. Il confine tra concetti e aree disciplinari diventa sfocato e permeabile, aprendo le porte ad un mondo complesso e ricco, di contro ad una visione omologante e dura”.

Amalfi Coast Destination Wedding Photographer – Luigi Reccia

Quattro giorni intensi e densi di eventi dislocati in più ambienti della città.

Un esperimento di networking perfettamente riuscito e che cresce raddoppiando i propri numeri, già rispetto alla prima edizione. 

La volontà degli organizzatori di DESINA è quella di avere un piede sul territorio, ma uno sguardo al panorama internazionale, creando sinergie tra le diverse realtà.

Idea che si concretizza, anche grazie alla fondamentale  partnership con l’Accademia di Belle Arti di Napoli, e prende forma in una sorta di quartier generale, la Fondazione Quartieri Spagnoli FOQUS (altro main partner stabile dell’evento), attorno al quale si muovono, orbitano altri luoghi, nuclei indipendenti in cui si sviluppano una serie di attività connesse tra loro, attivando in questo modo un prototipo interessante di Città Museo, con diversi nuclei illuminati dalla stessa luce cromatica, indefinita e pulsante.

Amalfi Coast Destination Wedding Photographer – Luigi Reccia

Negli spazi del FOQUS, primo nucleo della Città Museo, si sono tenuti incontri, workshop e talk con designer e studi creativi italiani, locali e internazionali, tra i quali Vasjen Katro conosciuto come Baugsam, Adoratorio Studio, Santiago Ortiz, Mahaus, Luca Barcellona, United colors of Naples, Mauro Bubbico, per citare solo alcune delle realtà che hanno dato il loro prezioso contributo in questi incontri, in cui, al di là dei nomi di notevole spessore (compresi quelli non citati), è prevalso il confronto tra esperti e studiosi, stimolando nelle giovani generazioni la voglia di esplorare,  approfondire le proprie conoscenze per crescere professionalmente, aumentando la qualità per diventare competitivi.

Al secondo piano dell’edificio è stato dato spazio ad un Book Market in cui case editrici del settore, come Corraini Edizioni, Lazy Dog press, ATTIVA Cultural Projects per il progetto editoriale Ŏpĕra, (rivista che si occupa di creativi emergenti) ed altre, hanno esposto parte dei propri lavori stabilendo nuove connessioni con l’immenso universo creativo che ha preso parte alla manifestazione. Un’idea nuova rispetto alla prima edizione e che aggiunge al lavoro di networking una sezione importante, quella dell’editoria.

mostra Mauro Bubbico _Fondazione Morra Greco

Altro nucleo di questa ideale Città Museo nonché main partner della manifestazione, è la Fondazione Morra Greco, realtà riconosciuta a livello internazionale per il suo impegno nell’arte contemporanea, che aderendo per il primo anno al progetto, ha contribuito in maniera importante alla sua diffusione, trovando a sua volta aria creativa rigenerante per i propri spazi.

Nelle sale cinquecentesche della Fondazione in Palazzo Caracciolo D’Avellino su strada Anticaglia, è stata allestita un’esposizione con le opere di 16 artisti che hanno preso parte all’evento. Materiale fresco che definisce i nuovi confini delle ultime tendenze del visivo. Lavori di Grafica, di Video Art e Digital Art, come vuole il panorama artistico ultra-contemporaneo, ricco di immersioni ambientali, sinestesie, interazioni, suoni e ambienti dalle luci fluorescenti ed acide. 

Del resto il tratto comune è una costante di forti cromie, che alla fine prenderanno il sopravvento sul futuro, già possiamo rendercene conto guardando nell’insieme questi lavori.

Amalfi Coast Destination Wedding Photographer – Luigi Reccia

L’impatto di sospensione cibernetica dell’opera audio/video del progetto Kanka Studio e della proiezione live in skatch animation di Adriano Tenore, entrambe interattive e in cui il fruitore si vede ribaltare da posizione passiva ad attiva come componente principale dell’opera, diventando parte di essa; i video esistenzialisti e ironici in slit-scan di Francois Vogel e le video animazioni poetiche di Livshitz, le animazioni acido/psichedeliche di Oelhean e Gianluca Abbate lavorando con l’AI, le suggestioni fluo nelle stampe dall’aspetto antico trasportate in un viaggio spazio/temporale di Mauro Bubbico che, nonostante la sua tecnica analogica, perlustra tramite la fluorescenza, strade alternative per la rappresentazione grafica; produzioni che confermano il sentire di questa epoca ultra-contemporanea, che viaggia ormai spedita in un post espressionismo piacevolmente degradato dalle ipercromatiche fluorescenti, che le tecnologie aiutano a far fuoriuscire, come nel caso di Oelhean o di Baugasm.

All’ultimo piano della Fondazione una sala totalmente dedicata al lavoro di tre grandi maestri locali della comunicazione, Pino Grimaldi, Franco Canale e Vincenzo Bergamene, con la mostra-tributo L’utopia possibile. La Grafica come impegno promossa dall’Accademia di Belle Arti.

Amalfi Coast Destination Wedding Photographer – Luigi Reccia

Altri due nuclei della Città Museo, che hanno ospitato nei loro spazi diversi workshop sono il Riot Studio e il Made in Cloister, già fucine di creatività cittadina e di richiamo per eventi e mostre. Nei loro spazi si sono svolti anche workshop per bambini, fattore non secondario nelle intenzioni di Domenico Armatore, Stefano Pellone e Nicola Feo, che pensano a DESINA come un lavoro sul futuro capace di produrre nuove possibili alternative e vie di uscita dalla violenta apatia spesso anaffettiva del mondo contemporaneo, attirando dalla parte della creatività le nuovissime generazioni, attraverso input, stimolando la loro percezione, così che un giorno, grazie a questi nuovi percorsi creativi, potranno continuare a far crescere la dimensione internazionale che compete al nostro contesto.

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