L’Astrazione Mediale di Davide Maria Coltro arriva al MA*GA

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Dal 28 aprile al 1° settembre 2024, il Museo MA*GA di Gallarate diventa teatro della mostra personale “Astrazione Mediale” di Davide Maria Coltro, artista originario di Verona noto per aver inventato nel 2001 la”pittura mediatica”, un’innovazione che ha integrato la tecnologia nell’arte, consentendo la creazione di esperienze visive in evoluzione che sfidano i medium statici tradizionali. L’esposizione è curata da Alessandro Castiglioni con il contributo critico di Elena Pontiggia e si inserisce nella direzione post-digitale promossa dal museo, sostenuta dal Fondo Cultura 2021 del Ministero della Cultura.

L’arte di Coltro, radicata nell’era digitale, si esprime attraverso una serie di installazioni inedite che interpretano il linguaggio dei media in chiave astratta e sintetica. Queste opere, definite dall’artista come “pittura oltre la materia”, sono il risultato di un’esplorazione profonda che collega l’astrazione visiva agli elementi fondamentali della pittura elettronica, come bit e pixel, tracciando un parallelo con movimenti storici quali l’Arte Concreta e la Pittura Analitica. Le opere di Coltro creano quindi un “ecosistema relazionale digitale” che raccoglie i lasciti della pittura tradizionale per trasformali in pixel.

Davide Maria Coltro, © Chiara Ferrando

Il cuore della mostra è costituito dalle nuove installazioni, progettate appositamente per gli spazi di MA*GA. Questi “Quadri Mediali” sono sistemi generativi che producono flussi di immagini astratte in costante mutamento, gestiti da remoto dall’artista. Questo processo non solo enfatizza la fusione di arte e tecnologia ma crea anche un ambiente di raccoglimento quasi meditativo, invitando i visitatori a un’immersione totale nell’esperienza visiva.

Oltre agli spazi interni del museo, l’arte di Coltro si estende nell’ambiente urbano di Gallarate attraverso i totem digitali di comunicazione cittadina. Questa estensione del progetto espositivo rispecchia l’idea di “Quadro civico” introdotta da Coltro a Shanghai nel 2006, evidenziando la sua visione dell’arte come strumento di connessione pubblica e di riflessione collettiva.

La mostra è altresì arricchita da un programma educativo e da un workshop permanente, dove Coltro stesso guida il pubblico in un dialogo aperto sull’interazione tra la fisicità della tecnologia e l’immaterialità del digitale, enfatizzando la rilevanza dell’arte digitale nell’interpretazione contemporanea di temi come la spiritualità e il rapporto tra arte e scienza.

“Astrazione Mediale” al MA*GA è un’occasione per riflettere sul potenziale trasformativo del digitale, proponendo una nuova comprensione estetica e filosofica dell’arte nell’era moderna.

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