Aipad 2024: di scena a New York il meglio della fotografia mondiale

Getting your Trinity Audio player ready...

La mostra fotografica dell’AIPAD (Association of International Photography Art Dealers) è tornata nella storica sede a Park Avenue Armory a New York (che ha ospitato la fiera dal 2006 al 2016), con 77 gallerie provenienti da tutto il mondo che hanno presentato fotografie del XIX, XX e XXI secolo. Non solo grandi nomi della fotografia vintage, ma una grande apertura ad artisti emergenti e middle career provenienti da molti paesi. Altra novità è stata l’introduzione di una nuova categoria di soci per sostenere le gallerie più giovani, tra le quali troviamo Candela Gallery, di Richmond (Virginia); Ellephant, di Montreal; Magnum Gallery, di New York; Photo Discovery, di Parigi; e The Third Gallery Aya, di Osaka, Giappone.

Martijn van Pieterson, presidente di AIPAD, sottolinea comequest’anno sia stata presente in fiera una serie impressionante di gallerie, editori e rivenditori di libri. Con Vince Aletti (critico e curatore americano, tra i più grandi esperti di fotografia mondiali, ndr), vincitore del Premio AIPAD 2024, è stato onorato un portabandiera del mezzo che ha dato un forte contributo alla comprensione e all’adozione della fotografia da parte di un pubblico più ampio. Vince, presente in fiera, ha aperto la serie di AIPAD Talks in conversazione con Jeff Rosenheim (vincitore del Premio AIPAD 2022) e Joyce Frank Menschel (Curator in Charge of the Department of Photographs, The Metropolitan Museum of Art).

Inoltre è tornata l’iniziativa Monumental, che ha utilizzato gli spazi pubblici della sede per presentare fotografie di grandi dimensioni e per presentare artisti che lavorano con un approccio espansivo al mezzo. L’edizione 2024 di The Photography Show si è avvalsa di molti partner, ad esempio la MUUS Collection è tornata a dare un altro importante contributo al programma di AIPAD, presentando “Deborah Turbeville Polaroids: Scratching the Surface”, a cura di Joel Smith (curatore di Fotografia, The Morgan Library). La mostra è dedicata alle Polaroid raramente viste dell’artista, che fonde immagini di moda, collage e narrazioni cinematografiche. Le delicate stampe offrono una nuova visione del processo artistico di Turbeville: “Quando lavoravo, scattavo molte Polaroid”, dice l’autrice. “Mi piacevano le cose interessanti che accadevano loro, l’aspetto spontaneo che assumevano con il tempo”. “L’arte di Turbeville si basa su romanticismo, rumore di superficie e fantasticheria“, afferma il curatore Joel Smith. La sua comparsa negli anni Settanta riflette un cambiamento epocale che ha liberato la fotografia dalla fattualità, dalla ‘strada’ e dalle ‘realtà’ che vi si potevano teoricamente trovare”.

Cos’e AIPAD

L’Association of International Photography Art Dealers (AIPAD) è stata fondata nel 1979, e con i suoi attuali membri negli Stati Uniti, Canada, Sud America, Australia, Europa e Asia, è diventata una forza unificante nel campo della fotografia. L’AIPAD si dedica inoltre alla creazione e al mantenimento di standard elevati nella qualità delle esposizioni oltre che nell’ acquisto e vendita di fotografia come arte.

Le gallerie più interessanti

Dopo un giro fra le tante proposte, ecco per voi una selezione delle gallerie più interessanti.

Arnika Dawkins Gallery, Atlanta.

Jeanine Michna-Bales, Stopover, Frogmore Plantation, Concordia Parish, Louisiana, 2014. Digital chromogenic print, 25×36 in.

Si concentra in particolare sulle immagini create da artisti della diaspora africana, e sulle immagini di persone di origine africana.

BILDHALLE, Zurigo.

Casper Faassen, Madoka VII. Oil paint, color and white print on seta sand, 180 x 150 cm. Edition 3 & 2 AP

La galleria rappresenta una selezione altamente curata di artisti provenienti da tutto il mondo con una forte attenzione alla fotografia dell’ultimo XX secolo e alle posizioni contemporanee del XXI secolo. Oltre a presentare artisti affermati a livello internazionale, l’ambizioso programma di Bildhalle offre spazio ad artisti innovativi, giovani ed emergenti, che stanno spingendo i confini del mezzo fotografico, creando un crossover con l’arte basata sulla fotografia e introducendo nuove iniziative nel discorso come Ilona Langbroek.

Candela Gallery, Richmond.

Susan Worsham, Georgia, Rose Mallow, Canna Lily, 2019-2020.

Candela Gallery è specializzata in fotografia contemporanea, sostiene fotografi di paesi emergenti e fotografi affermati attraverso mostre, e un’impronta editoriale indipendente, con un’enfasi su processi alternativi, politica, scienza e sovversione degli ideali tradizionali. In questa galleria potrete trovare artisti come Priya Kambli, Susan Worsham, Chris McCaw, Alanna Airitam, Daisy Patton, passando per Justin James Reed, Holly Roberts, Paul Thulin-Jimenez, Linda Connor, Alma Haser  fino a  Liliana Guzmán, Nadiya Nacorda, Caitlin Teal Price, Gita Lenz, Andreas Rentsch , Harrison Walker, Shinya Masuda e Willie Anne Wright. 

Catherine Couturier Gallery, Houston.

Patty Carroll, Birthday Blues, 2020. Archival pigment print.

Ha presentato in fiera una selezione che va da grandi maestri storici come Harry Callahan, Keith Carter, Henri Cartier-Bresson, Robert Doisneau, Elliott Erwitt, fino a una grande esponente della stage photography come Patty Carrol.

Clamp Gallery, New York.

Daniel Handal, Yellow Parisian Frilled Canary (Baby Blue), 2017. Archival pigment print, painted frame (Edition of 3 + 2 APs).

Questa galleria segue artisti giovani e middle career. In esposizione abbiamo trovato i bellissimi lavori di Daniele Handal. che nel corpo recente di lavori usa stampe a pigmenti su alluminio rivestito di gesso in box da museo dipinto.

ELLEPHANT, Canada.

Evergon, Mystic Beach, Vancouver Island, Canada (Chinese Green), 1997. From the series Manscapes. Giclée Print from Polaroid 655 Negative. 55 x 65 in. © Evergon / ELLEPHANT

Rappresenta un gruppo selezionato di artisti canadesi visionari. All’AIPAD 2024 è stata esposta esposta una collezione di fotografie chiave degli anni Ottanta e Novanta dell’iconico fotografo Evergon. Questa collezione comprende Polaroid 20×24 e 40×80, nonché stampe a base di fibra in bianco e nero con tonalità selenio e stampe giclée derivate dai negativi Polaroid 655. Ad accompagnare questi pezzi senza tempo ci sono opere contemporanee incentrate sulla flora, tra cui un’insolita stampa C di JJ Levine, un momento intimo con la natura catturato da Rebecca Foon e presentato in uno dei suoi caratteristici lightbox circolari con cornice in legno, e due rare foto tagliate al laser collage dell’ambita serie Fragmented Flowersdi Karin Bubaš.

Paci Contemporary, Italia.

Mario Cravo Neto, Odè, 1989. Gelatin Silver Print, 41×41 cm ca.

La galleria Paci Contemporary predilige la fotografia come principale campo di indagine delle arti visive. Da più di 20 anni la Galleria offre al pubblico e al mondo dell’arte un’ampia panoramica di alcuni tra i più importanti fotografi internazionali e non, rappresentati in esclusiva per l’Italia, l’Europa o il mondo. Quest’anno Paci Contemporary porterà alcuni degli artisti più importanti che rappresenta, tra cui Sandy Skoglund, Nancy Burson, Michal Macku, Leslie Krims, Mario Cravo Neto, Erwin Olaf, Miguel Rio Branco & Horst P. Horst, Erwin Olaf.

Galerie XII, Parigi.

Charlotte Mano, Fétiche #05, Intaglio on inked metal plate. Framework lined with black paper, Museum glass.

La Galerie XII presenta una mostra personale con nuove opere della fotografa francese emergente Charlotte Mano. Sebbene il suo lavoro fotografico esplori vari temi come il corpo umano, lo spazio e l’oscurità, mette continuamente in discussione la natura delle immagini stesse: la sua capacità di trasmettere il potere della trasparenza e della rappresentazione, così come i loro limiti intrinseci.

Obscura Gallery, Santa Fe.

Rashod Taylor, The Future, 2019. 40 x 30″, archival pigment ink print, edition of 6.

Rappresenta i migliori contributi alla storia della fotografia attraverso opere contemporanee e vintage. Tra gli artisti troviamo nomi come Coco FronsacRania Matar Artisti: William Albert Allard, Michael P. Berman, Niki Boon, Angie Brockey, Susan Burnstine, Debbie Fleming Caffery, Paul Caponigro, Brigitte Carnochan, Cy DeCosse, Neil Folberg, Coco Fronsac, Colin Jones, Louviere + Vanessa, Kurt Markus, Michael Massaia, Rania Matar, Norman Mauskopf, Douglas Miles, Joan Myers, Manuello Paganelli, Lou Peralta, Aline Smithson, Caitlyn Soldan, Robert Stivers, Rashod Taylor, Joyce Tenneson, Nevada Wier, Rania Matar, Mariam, Kfarkila.

The Magnum Gallery, Parigi.

Raymond Depardon, New York City, 1981. Silver Gelatin Print.

Rappresenta tutte le generazioni di fotografi e proprietà Magnum, onorando l’eredità del suo archivio di 75 anni e coltivando al tempo stesso le carriere della generazione più giovane di fotografi della cooperativa. Operando a Parigi, la Magnum Gallery ha un solido programma espositivo online e offline e lavora con istituzioni, collezionisti esperti e amatori del mondo dell’arte, mirando a un ampio coinvolgimento del pubblico per l’arte. Per questa edizione di AIPAD, la Magnum Gallery propone un viaggio attraverso il suo archivio con un focus su rare stampe vintage, inclusi i capolavori di Chris Killip, Sergio Larrain, Leonard Freed e Susan Meiselas.

IBASHO, Belgio.

Asako Narahashi, Untitled, from Nu-e, 1994, printed late 1990s. Gelatin silver print, cm 39.8×38.5. © Asako Narahashi

Mostra la fotografia d’arte giapponese che spazia dalle opere di noti fotografi giapponesi ai più giovani artisti giapponesi contemporanei, così come i lavori di fotografi occidentali che si sono ispirati al Giappone. IBASHO intende mostrare la versatilità e la bellezza della fotografia giapponese nelle sue molteplici forme, da quella cruda e rozza a quella minimalista. Lo stand all’AIPAD quest’anno ne è uno specchio, con opere di Mikiko Hara (1967), Paul Cupido (Paesi Bassi, 1972), Yoshihiro Tatsuki (1937) e un’installazione di stampe vintage in bianco e nero di vari fotografi, come Hiroshi Hamaya, HIDEOKI, Yoichi Midorikawa, Kiyoshi Niiyama.

L’opinione di Rania Matar

Rania Matar, Lea H.-2 Aaley Grand Hotel, aaley, Lebanon, 2021, archival digital pigment print.

Nata in Libano nel 1984, Rania Matar si è trasferita negli Stati Uniti, dove si è fatta consocere per una ricerca fotografica incentrata sulle giovani donne e sulle loro esperienze di identità personale e collettiva, sia in Libano che negli Stati Uniti. Ha pubblicato diversi libri, tra cui Ordinary Lives, A Girl and Her Room, L’enfant femme e She. Attraverso la sua fotografia, Matar esplora le sfumature dell’intimità e della vulnerabilità nelle vite delle sue protagoniste. Il suo lavoro riflette sulla complessità delle identità femminili e sugli aspetti culturali e sociali che le influenzano. Matar vede la fotografia come un mezzo per promuovere la comprensione interculturale e sollevare consapevolezza su questioni sociali e politiche. In questo suo intervento, ci ha segnalato le cose che ha trovato più interessanti di questa edizione di AIPAD 2024.

La fiera è stata bellissima. Sono tornati all’Armeria di Park Avenue, che è uno spazio molto bello. Ho notato che, sebbene ci fosse molta fotografia vintage, era più equilibrata rispetto agli anni precedenti con la fotografia contemporanea. Negli anni precedenti c’era una maggiore attenzione al lavoro vintage. Qui di seguito, ecco le cose che ho preferito.

Carla Williams. Virtuous, 1989, gelatin silver print, 59 1/2 x 45 1/4 inches.

La mostra personale di Carla Willams alla Higher Pictures Gallery.

Albarrán Cabrera, The Indestructible #34100, 2018. Platinum / Palladium print, Japanese gampi paper, gold leaf.

Da Marshall Gallery ho apprezzato il lavoro di Chris McCaw, Albarrán Cabrera e altri (bellissimo lavoro e curatela intelligente).

Pieter Henket, The River, 2017. Archival pigment print. 35 x 47″

La galleria The Hulett Collection con il lavoro di Pieter Henket.

Irving Penn, Three Rissani Women with Bread, 1971/1978, platinum/palladium print.

Robert Klein, che ha esposto il mio lavoro realizzando una bella installazione a parete in stile salone incentrata sulle bandiere, in riferimento a ciò che sta accadendo in questo paese. È stato tempestivo e potente. Ha appeso il mio lavoro in dialogo con Irving Penn. Lo stand era davvero bellissimo.

Danny Lyon, Irt 2, New York City, 1980.

La Obscura Gallery, che aveva 4 mie foto includeva anche lavori di Danny Lyon, Paul Caponigro, Jean-Paul Caponigro, Rashod Taylor e altri. È stato un bel dialogo tra padre e figlio (i Caponigros) ma anche tra il colore (il mio) e le lavorazioni più tradizionali di Rashod Taylor.

Mickalene Thomas, NUS Exotiques #2, 2023. Rhinestones on dye sublimation prints, 28 x 27 5/8 x 2 1/2 inches.

Infine, lo stand di Yancey Richardson Gallery, con le minuscole immagini in bianco e nero mai viste di Mickaelene Thomas.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Artuu consiglia

Iscriviti alla Artuu Newsletter

Il Meglio di Artuu

Ti potrebbero interessare

Seguici su Instagram ogni giorno