Londra, trovato il corpo di un uomo, forse è omicidio. Scotland Yard: “è Banksy”

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Ultim’ora. Il celebre street artist senza volto, Banksy, è stato trovato morto, forse ucciso con un corpo contundente – si dice un mattone, o una bottiglia di birra, trovata sul luogo del delitto in mille pezzi – in una zona popolare e fortemente degradata nel sud di Londra. Finisce così la storia di uno degli artisti più famosi della prima metà del XXI secolo, ma quel che è certo che non si ferma, anzi crescerà ancora in maniera esponenziale, la sua leggenda.

L’uomo non aveva in tasca alcun documento, ma fonti di Scotland Yard hanno fatto trapelare che “si tratta senza ombra di dubbio del corpo del celebre artista noto come ‘Banksy’”. Non si sa chi l’abbia ammazzato né, per il momento, si conoscono i motivi che hanno portato alla morte di quello che è probabilmente l’artista più famoso del mondo. Fonti confidenziali vicine agli ambienti investigativi, tuttavia, sostengono che non si tratti con certezza di omicidio, ma forse di una lite finita male: l’uomo avrebbe potuto essere stato aggredito o essere finito al centro di un alterco, poi degenerato, e aver poi sbattuto la testa sul marciapiede con un effetto che gli sarebbge stato fatale. Oppure – sebbene l’ipotesi appaia al momento meno probabile – potrebbe essere solo inciampato battendo poi la testa sul marciapiede, e quella trovata di fianco al suo corpo potrebbe solamente essere una bottiglia di birra che l’uomo recava con sé per dissetarsi.

Ma la zona in cui il corpo è stato trovato, l’orario, e il contesto suggeriscono agli investigatori che altre persone debbano essere coinvolte nella sua morte. Un uomo che abita in zona afferma che il corpo sarebbe stato trovato proprio vicino a un piazzale dove vengono riuniti i bidoni dei rifiuti di alcune abitazioni del quartiere, e che forse la morte ha a che fare con le liti tra homeless per accaparrarsi parte della “mercanzia” che è possibile trovare nei cassonetti. La morte viene attualmente trattata come “inaspettata e inspiegabile”, ha detto Scotland Yard. Un passante che ha notato il via vai della polizia ha detto: “ho sentito dire che il corpo è stato trovato dentro a un contenitore per la raccolta differenziata. La polizia era lì per controllare i parametri vitali e accanto al cestino c’era uno zaino con dentro oggetti personali, e forse anche delle bombolette di vernice”. Ma, come dicevamo, Scotland Yard ha escluso che l’uono avesse con sé documenti o altro atto alla sua identificazione, ed è stato anche negato che il corpo sia stato trovato all’interno del bidone dei rifiuti.

Quello che al momento si sa con certezza, come riporta in proposito il Daily Mail, è che un pensionato di 69 anni, residente in Lark Road, intorno alle 21 di oggi, lunedì dell’Angelo, mentre tornava verso casa dopo aver fatto una sosta al pub assieme a degli amici, si è imbattuto in quello che a prima vista gli è parso essere un fagotto, adagiato accanto a un bidone dell’immondizia. Avvicinandosi, ha potuto constatare che si trattava in realtà di un uomo riverso a terra. Convinto che si trattasse di un homeless ubriaco, gli ha dato un leggero colpetto con la scarpa, per verificare se fosse ancora vivo. Ma, vista la totale assenza di reazioni, in breve ha potuto capire che si trattava di un cadavere. Accanto alla sua testa, un mattone, un bastone spezzato a metà, e dei frammenti di una bottiglia di birra, hanno fatto subito pensare alla possibilità che si trattasse di un pestaggio finito male.

Il pensionato ha così avvertito subito i soccorsi, che, prontamente arrivati sul posto, non hanno potuto fare altro che confermare il decesso dell’uomo, che, a un esame dettagliato, è risultato essere stato colpito da numerosi colpi di corpo contundente al capo. La polizia ha transennato l’area in seguito alla scoperta. Nei dintorni, c’è anche il muro che delimita una linea ferroviaria, sul quale molti street artist sono soliti esercitarsi. Questo ha fatto pensare che la polizia abbia potuto trovare forse traccia di un nuovo murale di Banksy, il che avvalorerebbe l’ipotesi che l’artista sia stato sorpreso mentre lo eseguiva, e che possa essere stato colpito a morte in seguito a un litigio, forse per spartirsi il territorio. Un’altra ipotesi che circola è che lo street artist avesse ritratto nel suo murale proprio un homeless – soggetto frequente nei suoi lavori – e che alcuni senzatetto del posto abbiano reagito male, forse come un tentativo di sbeffeggiarli, o, è un’altra ipotesi, avendo riconosciuto lo street artist, come un mezzo per fare soldi sulla loro pelle. Da qui, il violento pestaggio che lo avrebbe condotto alla morte. Ma per il momento sono solo ipotesi, sebbene in queste ore stia cominciando a girare in rete la foto di un lavoro di Banksy che raffigurerebbe proprio un homeless.

Solo un paio d’ore dopo, da Scotland Yard è trapelata una notizia: l’identità dell’uomo sarebbe riconducibile a quella di Banksy, lo street artist più celebre al mondo, di cui poche settimane fa era stato svelato l’ultimo murale, proprio a pochi isolati da dove sarebbe stato trovato il suo cadavere.

Nel caso l’ipotesi di una punizione finita male da parte di uno più homeless, arrabbiati perché vedevano nel lavoro del celebre artista inglese un mezzo per far soldi alle loro spalle, fosse confermata, non si può non tornare con la mente a un caso celebre, quello di Pier Paolo Pasolini, anch’egli finito tragicamrnte vittima delle stesse persone – i cosiddetti “ragazzi di vita” –, che lo scrittore amava ritrarre nei suoi romanzi e in alcuni dei suoi film. “Si tratterebbe”, ha aggiunto un investigatore, “di un caso tragico, ma che nasconde una certa dose di ironia”. “Una vera e propria nemesi per un’artista che ha sempre difeso gli emarginati e i più deboli”, ha aggiunto un funzionario dell’ufficio del coroner che ha preferito restare anonimo.

Nulla è stato lasciato trapelare dagli inquirenti circa i motivi che hanno fatto ritenere che l’identità dell’uomo sia associabile a quella di Bansky; né hanno avuto risposte le domande dei giornalisti circa la possibilità che l’uomo trovato morto possa essere proprio Robin Gunningham, dietro il quale da tempo si dice si nasconda la vera identità di Banksy. Fonti provenienti dagli ambienti di Bristol, da dove proviene lo street artist, negano però in maniera categorica che il signor Gunningham sia in alcun modo deceduto. Anche Banksy, si fa sapere negli ultimi minuti dagli ambienti della Pest Control, l’agenzia nata per autenticare i lavori dell’artista, starebbe bene e non sarebbe affatto deceduto.

Da Scotland Yard, tuttavia, per il momento non sono giunte smentite. Si attendono sviluppi di ora in ora.

(qui le ultime novità sul caso)

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