L’eredità di Franco Maria Ricci al Palazzo Ducale di Genova

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La Fondazione Franco Maria Ricci, in collaborazione con il Palazzo Ducale di Genova, presenta “Franco Maria Ricci. L’Opera al Nero”, una mostra curata da Pietro Mercogliano che celebra l’illustre editore, grafico e collezionista. Questo evento si inserisce nel contesto di Genova Capitale del Libro, offrendo un approfondimento sulla sua produzione editoriale e un omaggio alle sue radici genovesi, città da cui la sua famiglia partì nell’Ottocento.

Franco Maria Ricci, noto per la sua predilezione per il colore nero, non associato a connotazioni liturgiche o politiche ma piuttosto come simbolo di vita ed eleganza, ha influenzato profondamente il panorama editoriale e collezionistico italiano e internazionale. Fondatore del Labirinto di bambù più grande del mondo, Ricci ha sempre intrecciato la funzione editoriale con la passione collezionistica, ospitando al suo interno sia la redazione della casa editrice sia una vasta collezione d’arte.

icolò Traverso (1745-1823), Ritratto di Gabrielle de Lévis, moglie del marchese Cristoforo Spinola, Inizio XIX secolo, 
Collezione Franco Maria Ricci, Labirinto della Masone, Fontanellato (PR)

Il percorso della mostra si snoda attraverso sette sale strutturate come un vicolo cieco, un riferimento ai labirinti classici, dove la sala d’ingresso, allestita come una delle storiche librerie di Ricci, presenta opere dedicate a Genova e alla Liguria. Le altre sale si focalizzano sulle principali collane da lui pubblicate, con opere dal maestro tipografo Giambattista Bodoni all’Encyclopédie degli Illuministi, e da opere d’arte di artisti come Luca Cambiaso e Antonio Ligabue, fino alla storia della rivista FMR, definita da Federico Fellini “la perla nera dell’editoria italiana”.

I visitatori possono anche ammirare le prove grafiche realizzate da Ricci negli anni Sessanta e Settanta, tra cui spiccano i loghi per Poste Italiane e Alitalia, oltre a copertine di collane rilegate in seta e illustrate da Tullio Pericoli. Una sala è dedicata esclusivamente alla rivista FMR, mettendo in evidenza le copertine iconiche e l’uso innovativo del nero che caratterizza il suo stile.

Franco Maria Ricci e il segretario generale delle Nazioni Unite U Thant in occasione della firma di 400 copie della ristampa anastatica dell’Oratio Dominica di Bodoni nel 1966

L’allestimento della mostra, curato da Maddalena Casalis, è reso particolarmente suggestivo dall’uso di video e immagini inediti che documentano gli incontri chiave e i momenti salienti della carriera di Ricci, rivelando il suo inconfondibile tratto stilistico e l’ampio impatto culturale del suo lavoro.

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