Richard Serra, colosso del Minimalismo, scomparso a 85 anni

Getting your Trinity Audio player ready...

Il mondo dell’arte saluta Richard Serra, maestro indiscusso del Minimalismo e scultore dell’acciaio, spentosi all’età di 85 anni nella sua dimora di Orient, New York. La notizia, diffusa dal New York Times, conferma che il decano dell’arte contemporanea ha ceduto dopo una battaglia contro la polmonite.

La grandezza delle opere di Serra rimane incomparabile: sculture monolitiche in acciaio, capaci di catturare l’immaginario collettivo e di redefinire la percezione spaziale dell’arte moderna. L’apporto di Serra all’arte Minimalista non si è mai limitato alle sole dimensioni fisiche delle sue costruzioni, ma è stato arricchito da una profonda riflessione sullo spazio e sulla relazione tra l’opera e il suo osservatore. Le sue sculture si ergevano imponenti, con la loro presenza massiccia che spaziava dalle spirali ai cubi, dai coni alle forme più astratte, domandando agli spettatori una partecipazione attiva nello spazio circostante.

Nato nel 1939 a San Francisco, Serra ha studiato letteratura inglese presso l’Università di California, Berkeley, prima di dedicarsi all’arte, conseguendo poi un Master of Fine Arts presso la Yale University, dove ha avuto modo di lavorare e studiare con artisti del calibro di Josef Albers.

La carriera di Serra iniziò con la sua partecipazione al movimento dell’Arte Processuale negli anni ’60, un approccio che sottolineava le procedure di produzione dell’arte e le interazioni materiali. Le sue prime opere esploravano materiali industriali come la gomma, il neon, e il piombo, ma fu l’acciaio corten, un tipo di acciaio che sviluppa una ruggine protettiva, a diventare il suo marchio distintivo. Serra ha sperimentato con questo materiale per creare sculture che interagiscono con lo spazio circostante e il pubblico, esplorando concetti di tempo, spazio e materia.

Richard Serra, “Titled Arc”

Tra le sue opere più celebri vi sono le serie di “Torqued Ellipses”, grandi fogli di acciaio curvati che creano ambienti immersivi per gli spettatori, e “Tilted Arc”, una controversa installazione pubblica a New York che è stata rimossa a seguito di proteste. Quest’ultima vicenda ha sollevato importanti questioni sul ruolo dell’arte pubblica, sulla proprietà e sull’accesso allo spazio pubblico.

Serra ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo lavoro, tra cui il Leone d’Oro alla Biennale di Venezia nel 2001. Le sue opere sono esposte in musei e collezioni pubbliche in tutto il mondo, tra cui il Museum of Modern Art (MoMA) di New York, il Guggenheim Bilbao, e il Tate Modern a Londra.

Richard non si è quindi mai fermato alla creazione di semplici oggetti da contemplare; egli ha sempre cercato di trascendere il concetto di scultura, rendendola un’esperienza che coinvolge e trasforma. Le sue creazioni sono stati dei veri e propri terreni sperimentali, in grado di limitare, distorcere e bloccare lo spazio del fruitore, alterandone la tradizionale navigazione degli ambienti espositivi.

La scomparsa di Serra lascia un vuoto non solo nella comunità degli artisti e degli appassionati, ma anche nel tessuto culturale di tutto il mondo, a testimonianza del fatto che la sua visione artistica ha da sempre superato confini geografici, stabilendosi in ogni angolo del globo – da New York fino alle distese desolate del Qatar. La biografia personale e artistica completa di Richard Serra è una storia di rivoluzioni formali e di sperimentazioni coraggiose che hanno contrassegnato la scena artistica contemporanea.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Artuu consiglia

Iscriviti alla Artuu Newsletter

Il Meglio di Artuu

Ti potrebbero interessare

Seguici su Instagram ogni giorno