The Space Between: dialoghi visivi tra 4 Maestri dell’illustrazione

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Quattro grandi illustratori del nostro tempo prendono parte a “The Space Between”, mostra interamente dedicata all’illustrazione ospitata dal Laboratorio Aperto del Complesso di San Paolo a Parma, fino al 19 maggio 2024, nell’ambito del festival Parma360. L’illustrazione è considerata erroneamente una forma di espressione artistica minore, ininfluente, eppure tra le arti è quella più presente nella nostra quotidianità. Quando acquistiamo un libro, osserviamo il manifesto di un evento oppure la copertina di un disco non diamo peso alle loro illustrazioni, tuttavia basterebbe prestare un po’ più di attenzione per accorgersi che davanti a noi si trovano le opere di artisti abilissimi, capaci di sintetizzare una storia in una sola immagine.

L’esposizione, a cura di Galleria Caracol, nasce allo scopo di avvicinare il pubblico al lavoro di Emiliano Ponzi, Bianca Bagnarelli, Antonio Pronostico e Manfredi Ciminale, illustratori affermati in ambito nazionale ed internazionale posti per la prima volta in dialogo tra loro.

L’illustrazione è un universo fatto di riferimenti, strati di significato e meta narrazioni che ci spingono a soffermarci su ciò che vediamo per scoprirne il senso profondo. In un panorama artistico travolto dall’AI risulta sempre più difficile distinguere la mano di un autore, riconoscerne l’abilità nel disegno, lo stile e l’identità. Nell’epoca delle immagini di consumo suona quasi surreale l’idea di fermarsi e contemplare qualcosa per svelarne i misteri, eppure il successo che continua a riscontrare questa forma d’arte nell’ambito della promozione e comunicazione di prodotti ed iniziative culturali sembra dimostrare il contrario.

La selezione presentata in mostra intende svelare i motivi di questa fascinazione, invitando lo spettatore ad immergersi in una dimensione in cui realtà e fantasia si fondono insieme. All’ingresso troviamo i lavori di Emiliano Ponzi, illustratore che sperimenta con le tecniche digitali portando avanti un’estetica concettuale assolutamente riconoscibile, unica nel suo genere. Nei suoi progetti prospettiva, punti di fuga e colore donano ai soggetti illustrati dinamicità strizzando l’occhio al mondo cinematografico. Guardando le sue illustrazioni veniamo immediatamente trasportati nella scena, seguiamo i personaggi catturati nel pieno dell’azione. Troviamo esposte alcune sue illustrazioni editoriali realizzate per clienti autorevoli come The New Yorker, Feltrinelli ed Einaudi, oltre ad una serie di tavole tratte dal libro commissionatogli dal MoMadi New York su MassimoVignelliTheGreatNew York Subway Map” (2019) e da “Chronicles from the red zone” (2020), toccante storia illustrata ambientata nel periodo della pandemia.

ph Greta Margherita Rinaldi

Seguono le illustrazioni di Bianca Bagnarelli, uno dei grandi talenti emergenti dell’illustrazione e del fumetto italiano. La sua produzione risente dell’influenza del fumetto americano contemporaneo, reinterpretato con grande abilità compositiva, attenzione alla disposizione delle fonti luminose e profonda sensibilità artistica. Autrice che in pochissimo tempo è arrivata all’apice del successo diventando una delle firme più richieste da riviste come The New York Times e The NewYorker, per cui ha progettato la famigerata copertina “Deadline” (2023). Le sue sono storie intime, delicate, i cui protagonisti sono spesso fanciulli timidi che si approcciano al mondo con le loro insicurezze. Racconti in cui ognuno di noi può ritrovare se stesso riscoprendo un lato fragile e prezioso della propria personalità.

Continuando questo viaggio nel mondo dell’illustrazione entriamo nell’universo visuale di Antonio Pronostico, una delle grandi scoperte degli ultimi anni, autore già di tre libri per Coconino Press. Dalla sua matita sono uscite illustrazioni dal sapore vintage ispirate ai manifesti delle avanguardie di inizio novecento, alle geometrie del futurismo, alle atmosfere oniriche della metafisica fuse con le tinte brillanti tipiche della produzione grafica di Matisse, connotate da uno stile peculiare e perfettamente riconoscibile. L’aspetto pittorico delle sue tavole, nutrito da sfumature e colori variopinti, sembra collocare i suoi disegni in una dimensione altra, caratterizzata da una calma quasi surreale. La manualità è un aspetto primario della sua produzione legata ad un approccio più analogico, come dimostra il frequente utilizzo della matita e dell’acrilico.

ph Greta Margherita Rinaldi

Il sipario dell’esposizione si chiude sulle opere di Manfredi Criminale, artista complesso che arricchisce la sua ricerca con influenze provenienti da epoche e stili differenti. Una serie di lavori dedicati alle nuvole, parte di un progetto personale che porta avanti da diversi anni. Criminale è un artista che presta grande attenzione alla questione ambientale, ponendola al centro della sua arte come possiamo apprezzare nella “Grande onda” (2019), in cui l’Empire State Building di New York viene risucchiato da una gigantesca onda, e nel “Cielo tra venticinque anni esatti” (2020). I suoi disegni intendono trattare il tema dei cambiamenti climatici restituendo scene bellissime e spaventose allo stesso tempo, immagini presagio di cambiamenti già in corso, messaggio che si sposa perfettamente con lo stile scelto che richiama l’arte giapponese, in particolare Hokusai.

The Space Between” offre uno scorcio sull’illustrazione abbattendo i pregiudizi legati a questa particolare forma di espressione, spesso associata prettamente all’universo infantile, attraverso la presentazione di quattro grandi autori italiani, riconosciuti e acclamati per il virtuosismo tecnico e la profondità dei contenuti.

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