Le Stelle e le Rivoluzioni di Schifano a Milano

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Il 17 aprile 2024 a Milano, presso lo Spazio Roseto, si inaugura la mostra “Mario Schifano: Compagni in un’oasi sotto il cielo stellato”, un’esposizione imperdibile che mette in luce alcuni dei lavori meno conosciuti di Mario Schifano, realizzati tra il 1966 e il 1968. Curata da Monica Schifano e Marco Meneguzzo, questa mostra porta al pubblico opere grandi e colorate che riflettono un periodo di intensa sperimentazione artistica e cambiamenti sociali.

Le otto tele della serie “Tutte Stelle” riaccendono la stanza a soppalco ideata per Patrizia Ruspoli a Roma, dove Schifano, in un elogio allo stupore cosmico, trasfigura una semplice stanza in un’immersione siderale. Questo spazio, ricreato fedelmente per l’occasione, consente ai visitatori di sperimentare la dimensione immersiva ideata dall’artista, un viaggio tra gli astri che si propone come metafora del processo creativo e della ricerca interiore.

L’arte di Schifano, radicata nelle esperienze di vita e permeata da un’estetica psichedelica, mostra qui una delle sue manifestazioni più sincere. Le stelle che danzano sulle tele si animano di lucentezza e sfocature per rievocare l’infanzia dell’artista a Homs, in Libia – notti di palme e cieli stellati che si fondono nel ricordo e nell’enigma della tela. La mostra avvolge i sensi anche con la presenza del “Viaggio inevitabile a Marrakesh”, un polittico di otto segmenti che narra il fascino esotico e sensoriale della città marocchina attraverso un caleidoscopio di colori e impressioni. Il viaggio di Schifano trasposto sulla tela diventa un simbolo delle itineranze dell’anima e dello sguardo, sempre in cerca di nuove terre emotive e cromatiche.

Proseguendo il percorso espositivo, ci si imbatte in un altro tesoro inedito: “Oasi” (palma su fondo rosso e stelle) del 1967 e la maestosa serie “Compagni Compagni” del 1968. Queste opere, lontane dall’essere proclami ideologici, si offrono come icone pregnanti di un’epoca in cui l’arte incontrava le pulsazioni della società.

Il percorso mostra come Schifano fosse un testimone attivo e un partecipante emotivo ai cambiamenti culturali e politici del suo tempo, utilizzando la sua arte come un medium per documentare le trasformazioni nella società. Le opere enfatizzano l’energia e il dinamismo di quegli anni, con sagome e simboli che trasportano l’osservatore in un dialogo con la storia collettiva.

Il valore aggiunto di questa retrospettiva è proprio la possibilità di cogliere l’unità narrativa che unifica i differenti cicli di opere di Schifano. Si delinea così un itinerario mai sperimentato prima, dove i temi dell’astrazione cosmica, del viaggio e del socio-politico creano un “super racconto” che immortala l’artista come catalizzatore di realtà multiple.

Organizzata da Art Relation di Milo Goj e promossa da Roseto e Harves, questa esaltante mostra è patrocinata da Hopafin S.P.A., simbolo di un impegno culturale che sposa arte e impresa. La condivisione di spazi come l’ex convento di Corso Garibaldi 95, ora trasformato in un’incubatrice di esperienze artistiche, testimonia una Milano sempre più al centro di dialoghi transdisciplinari e internazionali.

L’appuntamento con “Mario Schifano: Compagni in un’oasi sotto il cielo stellato” è una testimonianza eloquente del potenziale di interscambio tra mondi diversi – aziendale, immobiliare, culturale – dove il mecenatismo si rivela ponte tra passato e futuro, tra arte e vita quotidiana.

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