Frank Auerbach: il Rinascimento Artistico a Venezia

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Segnando il ritorno di un maestro artistico nella suggestiva cornice di Venezia, la mostra “Frank Auerbach: Starting Again” raccoglie una selezione unica e significativa di opere dell’artista tedesco-britannico in uno dei contesti più celebrati del panorama artistico internazionale. A distanza di quasi 3 decenni dalla consacrazione di Auerbach con il Leone d’Oro rappresentando la Gran Bretagna alla Biennale di Venezia nel 1986, il Palazzo da Mosto si appresta ad accogliere gli strati e le texture di un artista che ha reso la pittura un dialogo intimo con i suoi soggetti e la materia stessa del colore.

All’interno di questo storico edificio veneziano, costruito nel XV secolo dall’architetto Antonio Ponte – che più tardi realizzò l’omonimo e iconico ponte del Rialto – gli spazi secolari suoneranno in armonia con l’estetica materica di Auerbach. Non a caso, Max Levai, curatore dell’esposizione, sottolinea l’affinità tra la strutturata storia del palazzo e l’approccio creativo dell’artista, noto per il suo processo quasi rituale di costruzione e decostruzione della tela.

L’esposizione, prevista dal 18 aprile al 28 giugno 2024, si concentrerà su undici dipinti ad olio realizzati tra il 1969 e il 2016, tutti provenienti da collezioni private e di rado esposti al pubblico. Rappresentano una finestra aperta su oltre cinquant’anni di ricerca artistica, e offriranno al visitatore un’immersione nelle vedute di Camden Town, a Londra, e nei ritratti di figure familiari all’artista, come Julia Yardly Briggs Mills, la fedele compagna di sedute bi-settimanali per ben due decenni. La scelta dei soggetti, lungi dall’essere casuale, riflette l’eccellenza di Auerbach nel cogliere l’essenza della figura umana e dell’urbano, catturando la metamorfosi di una metropoli perpetuamente in bilico tra modernità e un passato che continuamente risuona nelle sue opere. L’intensità espressive dei suoi lavori si manifesta nella fisicità delle pennellate, impasto denso di vita e colori, che suggerisce il rapporto tumultuoso tra artista e tela.

La produzione artistica di Auerbach viene celebrata non solo attraverso la potenza dei suoi oli, ma anche nel confronto intellettuale proposto dal critico e scrittore vincitore del Pulitzer, Hilton Als. Egli imbastisce un suggestivo parallelo con il poeta britannico W. H. Auden, mettendo in evidenza come entrambi abbiano indagato la nebulosa essenza di Londra, rifugio di storie umane e teatro di un passato mai del tutto estinto.

Completando il quadro, un secondo saggio, stavolta incentrato sulla storia del Palazzo da Mosto, è opera dell’erudito Francesco da Mosto, che affonda le radici nella vicenda dell’edificio, enfatizzando come la sua architettura e la sua memoria storica si addicano perfettamente ad ospitare le opere di Auerbach.

“Frank Auerbach: Starting Again” è un omaggio a un artista che ha fatto del cambiamento e dell’inizio una continua costante nel suo processo creativo. Ogni opera, invece di essere il solo risultato di un processo artistico, diventa essa stessa un episodio di un dialogo senza fine con la materia e con la memora visiva che Auerbach si appresta incessantemente a rielaborare.

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