La Fondazione Cirulli inaugura una nuova sezione espositiva

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La selezione si compone di 13 fotografie che fanno parte di una campagna di Pino Settanni

Fondazione Cirulli riapre al pubblico con la nuova sezione espositiva Le donne di Kabul. Nello sguardo del fotografo Pino Settanni.

La selezione si compone di 13 scatti fotografici che sono parte di una campagna fotografica più ampia che il fotografo romano Pino Settanni ha realizzato nel 2002 quando si trovava in Afghanistan per conto dell’Esercito italiano.

Courtesy Pino Settanni, kabul, 2002 elaborata al computer nel 2003
Carta Kodak Metal Processo Lambda, 50×70 cm

Le fotografie, stampate da Settanni nello storico studio di via Ripetta, sono state elaborate digitalmente nel 2003 e stampate su carta Kodak Metal Processo Lambda in formato 50 x 70 cm. L’effetto finale è fortemente evocativo e i pixel dilatano le figure femminili nello spazio fino a farne perdere i confini e diventare un tutt’uno con lo sfondo.

Il fotografo-artista supera il realismo visivo e al vento giustappone la rielaborazione grafica digitale; le figure femminili si scompongono e si ricompongono in forme nuove, deformate e a volte inquietanti ed esigono, come osserva lo stesso autore, “ che l’immagine sia guardata con attenzione”.

Al centro della ricerca fotografica sono le donne vestite nel loro abito tradizionale, il burqa, che camminano per la strada in un contesto quotidiano di guerriglia e di pericolo, prese dalle molteplici attività. 

Avvolte nei lunghi abiti svolazzanti sono guardate con l’occhio esteticamente sublime del fotografo Pino Settanni e trasformate in figure quasi angeliche. Il velo scompigliato dal vento, dietro al quale si celano i volti delle donne segnate dal dolore di gravi rinunce.

Cover photo Credits: Courtesy Pino Settanni, kabul, 2002 elaborata al computer nel 2003
Carta Kodak Metal Processo Lambda, 50×70 cm

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