Armando Testa, “visualizzatore globale” a Ca’Pesaro

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La Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro inaugura la stagione espositiva del 2024 con una mostra significativa dedicata ad Armando Testa, figura pionieristica della cultura visiva del XX secolo, vissuto tra il 1917 e il 1992. L’esibizione si propone di esplorare e valorizzare l’opera di Testa, già rappresentata nelle collezioni civiche veneziane da dicembre 2022 con 17 opere. Questa rassegna monografica mira a rivelare aspetti inediti del suo lavoro, partendo dagli esordi a Torino, presso la Scuola Tipografica Vigliardi Paravia sotto la guida di Ezio D’Errico.

Il percorso espositivo ricostruisce la carriera di Testa, durata oltre trent’anni, durante la quale ha sviluppato una pluralità di linguaggi espressivi. La sua capacità di innovazione continua rende la sua opera una fonte di ispirazione per gli artisti contemporanei, tanto che Gillo Dorfles lo ha definito “visualizzatore globale”. Particolare attenzione viene data ai suoi contributi nel campo della pubblicità per grandi aziende italiane come Martini & Rossi, Carpano, Borsalino e Pirelli, segnando la cultura pubblicitaria con invenzioni iconiche.

Tra i lavori più celebri si annoverano le campagne per Lavazza, Sasso, e Carpano, le quali hanno attraversato generazioni, evidenziando la capacità di Testa di catturare l’essenza dei marchi in immagini memorabili. Importante anche il suo impegno nella realizzazione del manifesto ufficiale per le Olimpiadi di Roma del 1960, che ha ottenuto riconoscimento tramite un concorso di prestigio.

Negli anni Cinquanta e Sessanta, Testa ha sperimentato con successo la creazione di immagini e animazioni televisive, creando personaggi che sono entrati nel patrimonio collettivo come il digestivo Antonetto e Caballero e Carmencita per il caffè Paulista di Lavazza. L’esposizione si estende anche a temi sociali e culturali, con campagne per Amnesty International e altre cause umanitarie, mostrando l’impegno di Testa nel connettere l’arte con questioni di rilevanza sociale.

Oltre a questo, la mostra dedica spazio a esplorare le sue ricerche artistiche sulle geometrie, la figura umana, e in particolare le mani e le dita, elementi che Testa ha utilizzato per esplorare la percezione e l’interazione umana con il mondo. Interviste e contributi video completano l’esperienza, permettendo ai visitatori di immergersi completamente nell’universo creativo di Armando Testa, offrendo sia ai conoscenti che alle nuove generazioni la possibilità di riscoprire un gigante della cultura visuale del Novecento. una retrospettiva che delinea il viaggio innovativo di Testa nella pubblicità e oltre, attraverso opere che hanno definito la cultura visiva del XX secolo

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