Visioni dell’assenza: il sogno lucido ed enigmatico di Piero Roccasalvo Rub

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Alla Galleria Ceravento di Pescara 30 opere dell’artista siciliano leggono la realtà attraverso la dimensione onirica 

 “Esistono segni nel pensiero. La nostra attitudine all’assurdità e alla morte dispone la migliore ricettività. Attraverso le fessure di una realtà priva di vitalità, parla un mondo volontariamente sibillino.” Nei versi del drammaturgo Antonin Artaud, profetici e ossessivi, è possibile tracciare una relazione con il lavoro di Piero Roccasalvo Rub, in mostra alla Galleria Ceravento di Pescara dal 16 Marzo all’11 Maggio 2024. A partire dal suo interesse verso il teatro, ma anche il cinema sperimentale e il video, l’artista siciliano ci conduce in un sogno lucido ed enigmatico che, tra elementi classicheggianti e sfondi metafisici, si interroga sul sogno. Visioni che prendono vita dal sonno, dalla sottrazione degli elementi, più che dalla loro presenza. Figure destabilizzanti, volti abbozzati come colate di cera, motivi floreali e vegetali, animali reali e deformati, che ci portano inevitabilmente a rimandi artistici, come la produzione di Francis Bacon, nelle forme astratte e isolate e nell’utilizzo della pittura quale mezzo di espressione della propria inquietudine, ma anche cinematografici, è il caso dell’ultimo film del regista greco Yorgos Lanthimos “Poor Things”, Povere creature, in cui appaiono capre con la testa di oca e ibridazioni animali.

Eidola 02, Tecnica mista su cartoncino, 102×72, 2023

L’immaginario figurativo dell’artista si lega inoltre al surrealismo e all’espressionismo, altresì a un certo simbolismo, quello dello svizzero Arnold Bocklin ad esempio che, con il dipinto “L’isola dei morti”, racchiude, come il nostro, mistero e buio, questa volta in un paesaggio desolante nel fitto bosco dei cipressi.

Curiosità e sgomento è quello che si prova all’interno delle sale del gallerista Loris Maccarone. Realtà nata nel 2021, a seguito della pandemia, la Galleria Ceravento è un volano per giovani artisti e specchio di scelte coraggiose nel panorama contemporaneo, in un ambiente arioso e accogliente, costituito da una grande sala, un corridoio e due stanze, una adibita a libreria, nel centro di Pescara, anch’essa realtà attiva e vivace, che ancora una volta è in grado di aprire un dialogo e un confronto culturale tra diverse forme espressive, pittura, fotografia, illustrazioni. 

Eidola 04, Tecnica mista su cartoncino, 102×72, 2019

E’possibile ammirare nel percorso 30 opere realizzate tra il 2018 e il 2024 dall’artista, con tecnica mista su carta e cartoncino, tra cui 6 bellissimi ritratti, 70×100 cm., d’intensità ed emotività travolgente e la maestosa opera “Dove l’ombra s’addensa”, 200×200 cm, eseguita con tecnica mista su carta. Il visitatore viene accolto in una sorta di natura morta in cui convivono vita e morte, elementi naturali e boscosi e animali notturni che, insieme ai due piani che tagliano l’opera in senso obliquo, creano giochi di luce e ombra, ottenuti anche dai contrasti tra il bianco della veste dell’uomo anziano supino e il bruno dell’uccello rapace in primo piano. 

Se l’oscurità s’identifica con le tenebre, è possibile, osservando coralmente le opere e percorrendo lo spazio espositivo, percepire speranza e chiarore. E’infatti attraverso la dimensione onirica e del sogno che l’arte può interpretare la realtà, come annunciato nelle parole del padre della psicanalisi Sigmund Freud: “Esiste una via per tornare dal mondo della fantasia alla realtà si chiama arte”.

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