Un secolo di Surrealismo: Bruxelles omaggia il movimento che ha fatto dell’arte un sogno

Getting your Trinity Audio player ready...

Automatismo tipico puro col quale ci si propone di esprimere, sia verbalmente, sia per iscritto, sia in qualsiasi altro modo, il funzionamento reale del pensiero. (Primo Manifesto Surrealista, André Breton, 1924)

Esattamente un secolo fa André Breton decretava la nascita del termine Surrealismo attraverso questa definizione contenuta nel primo Manifesto Surrealista. La Realtà Assoluta, o Surrealtà, è ció che risulta dalla coesistenza dello stato di sonno e di quello della veglia, della coscienza e del subconscio, un mondo, cioè, dominato dall’irrazionale, che per i Surrealisti diventa il solo filtro per vedere ció che li circonda.

Dalle esperienze del Dadaismo e della pittura metafisica di Giorgio De Chirico, il movimento surrealista prende vita a partire da un primo nucleo francese nutrendosi della volontà di rivoluzionare la tradizione per muoversi verso una nuova sensibilità.

La città di Bruxelles omaggia il centenario della nascita del Movimento richiamando gli aspetti che piú la identificano come la culla dello stesso: accattivante, poetica e sfacciata come gli artisti che la abitano, Bruxelles si dimostra il polo ricettivo delle innovazioni e delle sperimentazioni surrealiste. Il desiderio dell’Ufficio del Turismo, Visit Brussels e delle principali istituzioni culturali della città, è quello di condividere un frammento di storia, oggi conosciuto in tutto il mondo, a partire dalle sue origini per arrivare alle declinazioni piú particolari e alle espressioni che riescono a convivere con la contemporaneità.

Gli eventi pensati per l’occasione offrono una panoramica del movimento ampia e specifica, che permette sia a chi si avvicina per la prima volta, sia agli appassionati, di scoprirne l’evoluzione e l’espansione in tutte le sue sfumature.

“Histoire de ne pas rire. Surrealism in Belgium”, spazio BOZAR, ph Yannick Sas

Nell’esposizione “Histoire de ne pas rire. Surrealism in Belgium” ospitata dallo spazio BOZAR pone l’accento sugli esponenti belgi del movimento per poi ampliare il raggio ai pionieri internazionali; l’anima della capitale si sposa con le dichiarazioni sovversive della nuova Avanguardia artistica, allineandosi presto con le dinamiche socio-politiche internazionali. 

Tra i principali esponenti locali James Ensor è colui che meglio si identifica nel movimento, facendo sue immaginazione ed eccentricità: a Bruxelles si consuma la sua formazione, una famelica ricerca di ispirazione che trova la massima espressione nella sua maturità aprendo la strada al Dadaismo e al Surrealismo. Quest’anno cade il 75° anniversario della morte e la sua città natale lo omaggia con le esposizioni “James Ensor. Inspired by Brussels”, presso la Biblioteca Reale del Belgio e “James Ensor. Maestro” presso la galleria BOZAR. Esposte la maggior parte delle opere, ci si concentra su quelle meno note, dalle stampe alle composizioni musicali: un tributo al maestro che incarna lo spirito surrealista nella sua innata curiosità e vitalità.

Ai Musei Reali di Belle Arti sarà visitabile la mostra collettiva “IMAGINE! 100 years of international surrealism – from De Chirico to Pollock”, realizzata in collaborazione con il Centre Pompidou: il Surrealismo viene analizzato alla luce dell’eredità simbolista, ripercorrendo il sentiero che ha rafforzato la posizione avanguardista di Bruxelles nel panorama artistico europeo.  I punti di contatto e di rottura sono trattati alla stregua di un legame indissolubile che trova il suo equilibrio nel nuovo movimento; la generazione simbolista resiste all’instabilità storico-politica causata dal primo conflitto mondiale per mettere radici nelle nuove menti che presto divulgheranno il pensiero surrealista.

Ph Julie Pollet

Tra le figure di spicco della corrente avanguardista è doveroso citare René Magritte, omaggiato dall’omonimo museo con un particolare parallelismo che vede l’artista a confronto con Jean-Michel Folon, illustratore e scultore belga. In “Magritte·Folon” i linguaggi dialogano trovando nel sogno e nell’immaginario il loro ideale punto di incontro: seppur mai incontrati, i due artisti condividono la passione per il mistero che cercano e indagano con la propria arte. 

Un’iniziativa che rinnova il legame tra arte e luogo, pensiero e personaggi, per ricordare ancora oggi l’importanza di rivivere il passato nella contemporaneità come occasione di crescita e confronto.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Artuu consiglia

Iscriviti alla Artuu Newsletter

Il Meglio di Artuu

Ti potrebbero interessare

Seguici su Instagram ogni giorno