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Tra Optical e Arte Cinetica, le linee (apparentemente) ondulate di ANDREA CRESPI non sono altro che un’indagine della percezione, cifra stilistica monocromatica, dove icone, mitologie, ma anche dei semplici claim/slogan, vengono de-costruiti per essere ricondotti alla contemporaneità.
E’ proprio questo essere presente oggi, hic et nunc, che lo spinge alla sperimentazione digitale, tra i primi artisti italiani a creare una community Web3 con i suoi NFT, ma anche una monografia “fisica”, un “flipbook” in cui le sue linee formano la figura della Monna Lisa.
E oggi, dopo aver veicolato il suo messaggio a Hong Kong, New York, Andrea torna a Castiglione della Pescaia, pittoresca cittadina costiera situata nella provincia di Grosseto, per fare i conti stavolta con un concetto a lui nuovo: l’oceano, come origine della vita, come omaggio alle sue mitologie e ai suoi abitanti degli “Abissi”.
Negli Abissi fisici e concettuali della memoria, le creature descritte in maniera “scientificamente esatte” vengono giustapposte a miti e credenze popolari, stavolta in un’indagine della percezione interiore e costruzione della conoscenza, dove abisso è anche eterna bellezza e risorsa di cui prendersi cura come un’immensa opera d’arte.
Non è un caso dunque, che lo Squalo di Damien Hirst si trovi a pochi passi dalle Tre Grazie di Antonio Canova: dalle figure mitologiche ai pesci luminosi, ogni opera presente in mostra cattura la magica e suggestiva essenza degli abitanti dell’universo sottomarino.
“Centrale del lavoro di Crespi è la rivisitazione di opere e personaggi iconici del passato in chiave contemporanea attraverso un linguaggio squisitamente personale e ben decifrato. Attraverso la fruizione dell’illusione ottica, linee infinite che non si toccano mai invadono le sue tele, come quasi a solcare innumerevoli vie che lo spettatore può percorrere liberamente. Una bellezza velata si cela dietro ogni suo ritratto, la quale conduce verso un’esplorazione lenta e accurata. È l’osservatore che ne attribuisce una personale visione estetica, lasciandosi cullare dai tratti ondulati che caratterizzano la produzione dell’artista. Le sue opere s’intersecano tra Eros e Kalos ricreando una soggettiva percezione e analisi della realtà attraverso una costante ricerca della bellezza intesa come una perfetta unione tra equilibrio, armonia ed erotismo. Attento e puntuale nella scelta dei soggetti e delle tematiche a noi vicine, passato, presente e futuro si fondono mostrando come epoche distanti tra loro pos- sano essere vicine e connesse più di quanto si possa immaginare. Un artista che lavora tra il physical e il digital rispecchiando totalmente il nostro tempo essendo la vita stessa una miscela tra reale e digitale, dove oramai il confine tra i due mondi può considerarsi inesistente. Nulla viene lasciato al caso ma tutto ha una riconducibilità con il contemporaneo. Partendo da uno sguardo individuale del cosmo, l’artista sceg- lie di condividerlo e donarlo all’umanità in quanto l’arte rispecchia necessariamente l’espressione di un’urgenza collettiva”.– Alisia Viola, curatrice
“Abissi”, mostra personale di ANDREA CRESPI, fino al 10 settembre 2023 presso Art Lucerna Gallery a Castiglione della Pescaia