Torna PaviArt, un “hub culturale e artistico”

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Manca pochissimo alla 11esima edizione di PaviArt, mostra mercato d’arte moderna e contemporanea, che si terrà nella splendida cittadina lombarda il 6 e il 7 aprile, al Palazzo Esposizioni. Punto di riferimento, ormai, per collezionisti e appassionati d’arte del nord Italia e non solo, PaviArt è organizzata da DEA Servizi, azienda leader nella realizzazione di manifestazioni e fiere.

Abbiamo, per l’occasione, intervistato il dott. Donato Feninno proprio di DEA Servizi, che ci ha parlato della storia e degli obiettivi di questa kermesse.

Dott.Feninno, da dove nasce l’idea di organizzare una fiera d’arte a Pavia e cosa è cambiato in queste 11 edizioni?

L’idea di organizzare una fiera d’arte a Pavia nasce dalla volontà di creare un hub culturale e artistico nel cuore della città, valorizzando il ricco patrimonio artistico e storico del territorio. In queste 11 edizioni, abbiamo assistito a un’evoluzione significativa della fiera, sia in termini di partecipazione sia di qualità artistica. Abbiamo visto una crescita costante nell’interesse da parte del pubblico e una maggiore attenzione da parte degli artisti e delle gallerie a livello nazionale.

Qual è la missione di Paviart e come si propone di raggiungere i suoi obiettivi a lungo termine?

La missione di Paviart è quella di promuovere e diffondere l’arte moderna e contemporanea nel nostro territorio, fungendo da piattaforma di incontro tra artisti emergenti e affermati, collezionisti, galleristi e appassionati d’arte. Per raggiungere i nostri obiettivi a lungo termine, ci impegniamo a mantenere elevati standard di qualità artistica, a favorire la diversità espressiva.

Ci può raccontare un momento particolarmente significativo o una pietra miliare raggiunta da Paviart sotto la sua guida?

Una pietra miliare significativa raggiunta da Paviart è stata l’espansione della fiera a livello nazionale, attrarre gallerie da tutta Italia e consolidare la nostra reputazione come una delle principali fiere d’arte nel nord Italia. 

Come vengono selezionati le gallerie partecipanti, che nella prossima edizione saranno più di 80?

Le gallerie partecipanti vengono selezionate attraverso un processo rigoroso di valutazione, che tiene conto della qualità e della coerenza della proposta artistica, della reputazione della galleria e della sua storia di partecipazione a fiere d’arte simili. Siamo orgogliosi di ospitare oltre 80 gallerie nella prossima edizione, offrendo al pubblico una panoramica diversificata e stimolante dell’arte contemporanea.

In che modo PaviArt cerca di influenzare o contribuire al panorama culturale e sociale dell’ambiente in cui opera?

Paviart si impegna attivamente a influenzare e contribuire al panorama culturale e sociale dell’ambiente in cui opera attraverso iniziative di sensibilizzazione, collaborazioni con istituzioni e progetti con artisti locali. Sosteniamo la crescita e lo sviluppo della comunità artistica locale, promuoviamo l’accessibilità dell’arte e incoraggiamo il dialogo interculturale e intergenerazionale.

Avete una predilezione per un certo tipo di arte oppure mirate ad un’offerta eterogenea?

Abbiamo un approccio inclusivo e diversificato alla selezione artistica, mirando a offrire una gamma eterogenea di stili, media e tecniche espressive. Non abbiamo una predilezione specifica per un certo tipo di arte, ma cerchiamo di promuovere la creatività e l’innovazione in tutte le sue forme.

Quali consigli darebbe agli imprenditori culturali che aspirano a realizzare progetti simili a PaviArt?

Agli “imprenditori culturali” che aspirano a realizzare progetti simili a Paviart consiglierei di avere una visione chiara e autentica, di investire nella qualità e nell’originalità, di costruire collaborazioni solide con artisti, gallerie e associazioni e di essere aperti all’innovazione e al cambiamento.

Come interagisce Paviart con la sua comunità o il suo pubblico, e come valuta il successo di queste interazioni?

Paviart interagisce con la sua comunità e il suo pubblico attraverso eventi collaterali e i nostri canali digitali e social media. Valutiamo il successo di queste interazioni monitorando l’engagement del pubblico, raccogliendo feedback e valutando l’impatto delle nostre iniziative sulla crescita e sulla promozione dell’arte e della cultura nella nostra comunità.

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