Le atmosfere ambientali di Rebecca Moccia a Casa Zegna

Dal 25 maggio al 15 settembre 2024, la Fondazione Zegna presenta la mostra “ATMOSFERICA. Stagioni e temperamenti” negli spazi di Casa Zegna a Trivero Valdilana, Biella. L’esposizione, curata da Ilaria Bonacossa, è stata concepita dall’artista napoletana Rebecca Moccia, la quale esplora le relazioni tra ambiente e affettività umana attraverso l’arte e la scienza.

Il progetto, sviluppato specificamente per Casa Zegna, si concentra sulle trasformazioni atmosferiche e sul loro impatto emotivo e percettivo. Moccia, attraverso visite ripetute alla Casa Zegna e all’Oasi Zegna, ha realizzato opere che riflettono il legame tra mutamenti climatici e ambientali e le reazioni umane a questi cambiamenti.

L’installazione principale si situa nell’ex giardino d’inverno di Casa Zegna, un ambiente vetrato che si fonde con il paesaggio montano circostante. Qui, Moccia utilizza tessuti per creare due atmosfere ambientali distinte: una calda e una fredda. I materiali usati variano nella loro capacità di trattenere il calore o permettere il passaggio della luce, modulando così le sensazioni tattili e visive dello spazio. I tessuti, inoltre, formano moduli scultorei che delineano zone intime e aree di sosta, creando un dialogo tra l’architettura e l’ambiente naturale circostante.

Questo lavoro si affianca ad arazzi tessuti a mano che esprimono simbolicamente il rapporto tra corpi, luoghi e temperature, evidenziando l’interazione fisica tra l’uomo e l’ambiente. Queste opere sono state realizzate in collaborazione con il laboratorio di Manifattura Tessile della Comunità di San Patrignano, mostrando un impegno nella sostenibilità sia materiale che sociale.

“ATMOSFERICA. Stagioni e temperamenti” si inserisce nel più ampio impegno della Fondazione Zegna verso la sostenibilità ambientale e la promozione di talenti artistici emergenti. Essa continua il percorso iniziato nel 2020 con il piano Zegna Forest, che ha visto la partecipazione di vari artisti, tra cui Laura Pugno nel 2021, Emilio Vavarella nel 2022, e Roberto Coda Zabetta nel 2023, ciascuno dei quali ha interpretato i temi della natura e della rigenerazione ambientale attraverso diverse prospettive filosofiche e artistich