Yoko Ono: le 10 opere più belle dell’artista

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Provocatoria e socialmente impegnata, Yoko Ono è uno dei simboli dell’arte concettuale e del fermento culturale tipici degli anni 60.

La celebre artista, collaboratrice e compagna di John Lennon, utilizza le arti visive come strumento per contrastare la cultura di massa e portare avanti un vero e proprio cambiamento sociale.

Costretta a trasferirsi a New York nel dopoguerra, Yoko Ono si iscrive al Sarah Lawrence College per studiare musica. Da subito, viene assorbita dalla scena artistica newyorkese, tra figure d’avanguardia. 

Da allora, la produzione artistica di Yoko Ono, sarà molto ricca e vedrà una fitta collaborazione con artisti come George Maciunas, fondatore del gruppo Fluxus. 

Tra le sue numerose opere d’arte possiamo ricordare le seguenti.

Cut Piece

Al 1965 risale una delle più celebri opere d’arte della celebre autrice: Cut Piece. Nella performance, alla Carnegie Recital Hall di New York, l’artista permette agli spettatori di tagliarle i vestiti a brandelli, per mostrare come il corpo della donna viene socialmente percepito. 

Apple

Per Apple, del 1966, l’artista espone una mela verde: lo status di mela è rappresentato da un’etichetta posta sul frutto stesso.

Nello stesso anno, tiene una mostra alla Indiga Gallery di Londra ed è qui che conosce John Lennon, che sposerà nel 1969. 

Bottoms

Tra 1964 e il 1972 Yoko Ono si dedica alla produzione di film sperimentali. Un certo successo ebbe Bottoms del 1966: inquadrature di natiche di persone che passeggiano su una pedana mobile, accompagnate da una colonna sonora fatta di interviste ai passanti.

Bed In

Frutto della collaborazione con il celebre marito, l’iconica performance consiste in una protesta non violenta contro la guerra in Vietnam, con grande valore mediatico. Si tiene ad Amsterdam, nel 1969: Yoko Ono e John Lennon sono a letto e rilasciano un’intervista, diventando il simbolo di una generazione a favore del cambiamento e della pace nel mondo.

Yoko Ono e John Lennon, Bed In, 1969

Kiss Kiss Kiss
Nel 1980, Yoko Ono fa scalpore registrando un suo orgasmo nel lato B del singolo (Just Like) Starting Over di John Lennon. 

Endangered species 2319-2322
Anni dopo la morte di John Lennon, ucciso nel 1980, Yoko Ono riprende la sua attività di artista con questa installazione, esposta per la prima volta a New York nel 1992. L’opera si focalizza su quattro figure in bronzo accompagnate da 22 oggetti e opere bidimensionali. Il messaggio che trasmette è di amore e speranza. 

Three mounds
Per l’opera, l’artista raccoglie ed espone tre identici cumuli di terra provenienti da paesi in cui le donne hanno sofferto per via della guerra e della violenza.

My Mommy Was Beautiful

Nel 2004, l’artista fa distribuire per le vie di Liverpool, città natale di John Lennon, volantini e striscioni raffiguranti parti intime femminili. Davanti all’indignazione del pubblico e delle autorità, l’artista sostiene il suo intento di portare le donne alla consapevolezza del proprio corpo;

Add color
Riproposta al River to River Festival di Lower Manhattan nel 2019, Yoko Ono concepisce l’installazione già nel 1960. Invita i visitatori a lasciare messaggi e disegni su una barca in legno bianco, simbolo della sofferenza degli immigrati e dei rifugiati.

Arising

L’installazione è stata presentata nel 2013. Frutto di anni di dialogo con donne di tutto il mondo, a cui aveva chiesto di inviare uno scatto dei loro occhi e il racconto di abusi e violenze subite, ha poi creato una serie di figure femminili in silicone a cui ha dato fuoco in una performance a Venezia, di fronte a Palazzo Bembo.

Yoko Ono, Arising, 1960/2013

Cover Photo Credits: Yoko Ono, Cut Piece, 1965

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