“Vedo Rosso”: nuovo allestimento della Collezione Giancarlo e Danna Olgiati

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L’esposizione mette in dialogo in un percorso immersivo ben 39 opere di differenti artisti e artiste

Il rosso e il suo universo simbolico sono al centro della mostra Vedo Rosso, il nuovo allestimento tematico della Collezione Giancarlo e Danna Olgiati, visitabile fino al 12 giugno 2022.

L’esposizione mette in dialogo lavori di trentacinque artisti e artiste di generazioni, nazionalità e culture differenti in un percorso immersivo, che indaga il tema del rosso nella sua varietà di significati e qualità espressive. In mostra sono esposte 39 opere tra dipinti, fotografie, sculture e installazioni.

Vedo Rosso. Veduta dell’allestimento © Agostino Osio

Il percorso espositivo si apre con una riflessione sul colore rosso in termini metafisici. I calchi in gesso dipinto da Claudio Parmiggiani, accostati a quadri di due protagonisti della Transavanguardia italiana, Mimmo Palladino e Francesco Clemente, accolgono il visitatore coinvolgendolo in un’atmosfera di enigmatica sospensione ed evocando un arcano simbolismo che attinge a iconografie del passato, talvolta intessute di memorie personali.

Nell’orizzonte simbolico del rosso si coglie anche il rapporto rosso-velocità: l’esuberanza del colore si accompagna all’iconografia dell’automobile in una varietà di opere che spaziano da un collage di carte colorate del 1929 dal futurista Fortunato Depero, a un significativo esempio dei più recenti quadri specchianti di Michelangelo Pistoletto, fino a un omaggio allo scultore Jimmie Durham, recentemente scomparso, insignito del Leone d’Oro alla carriera alla Biennale di Venezia del 2019.

Segue un capitolo dedicato a uno tra i nuclei fondanti della Collezione Giancarlo e Danna Olgiati, il Nouveau Réalisme: i francesi Arman e Martial Raysse esaltano il potere attrattivo del rosso per celebrare gli oggetti della quotidianità elevandoli a una nuova materia artistica. E ancora l’uso del rosso contraddistingue le ricerche degli astrattisti italiani Ettore Colla e Piero Dorazio. 

Vedo Rosso. Veduta dell’allestimento © Agostino Osio

Se questi ultimi ricorrono alla riduzione del colore alla sua funzione espressiva “più semplice, perentoria, incisiva” gli originali collages dell’americano Conrad Marca-Relli e le celebri impronte di pennello del ticinese Niele Toroni costituiscono ulteriori indagini sul colore rosso secondo personalissimi codici astratti.

Uno spazio autonomo è dedicato a un nucleo di tre opere dell’anglo-indiano Anish Kapoor, che ci trasporta nella dimensione esistenziale e filosofica del rosso attraverso l’immagine poetica del fiore, interamente ricoperto di pigmento puro, sostanza viva che diviene essenza stessa dell’atto creativo.

Nelle sezioni successive sono presenti anche gli artisti Yves Klain, Lucio Fontana, Mario Merz, Gino de Dominicis, Giulio Paolini, Tano Festa, Mario Schifano, Luigi Russolo, Chiara Dynys, Mona Hatoum, Kelley Walker e Wade Guyton. 

Cover Photo Credits: Courtesy Vedo Rosso. Veduta dell’allestimento © Agostino Osio

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