Ogni tanto “riemergono”. 7 dipinti rubati e ritrovati

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Furti, negoziazioni, ritrovamenti fortuiti: queste sono le vicissitudini che hanno dovuto subire alcuni tra i dipinti più famosi della storia dell’arte. Fortunatamente però, alcune di essere sono state ritrovate e oggi si trovano al sicuro delle sale museali.

Ecco, dunque, la storia di alcuni dipinti famosi e delle loro rocambolesche vicende:

L’Urlo di Munch

Anche l’opera più famosa del pittore norvegese fu oggetto di furto per ben due volte. La prima, nel febbraio 1994, due uomini la rubarono dalla Galleria Nazionale di Oslo impiegando soltanto 50 secondi per portarla via. I ladri entrarono, tagliarono il filo che collegava il dipinto alla parete e prima di andarsene lasciarono anche un bigliettino con scritto: «mille grazie per la scarsa sicurezza».

Il quadro venne poi ritrovato, fortunatamente, a maggio dello stesso anno in un albergo della capitale norvegese. 

La seconda volta fu nel 2004 e si trattò di un vero e proprio furto a mano armata. Oltre all’Urlo venne rubata anche la Madonna; entrambi i quadri furono ritrovati qualche tempo dopo e restaurati dai danni causati dall’umidità. Oggi L’Urlo si trova al Museo Munch di Oslo, che nel frattempo ha aumentato le misure di sicurezza…e per fortuna direi!

La Gioconda di Leonardo da Vinci

Il latrocinio ha interessato anche una delle opere più note al mondo, la Gioconda, e a commettere l’illecito fu proprio un italiano. 

Nel 1911, infatti, la celebre Monna Lisa venne trafugata dal Louvre di Parigi e nel 1913 venne ritrovata in Italia e restituita alla Francia. Vincenzo Peruggia ex dipendente del Louvre, decise di rubarla nascondendo la tela semplicemente sotto il cappotto. Lo fece perché, a suo dire, credeva fosse stata rubata da Napoleone ed essendo l’opera dipinta da Leonardo da Vinci, la proprietà spettasse di diritto allo stato italiano. Peruggia portò con sé la Monna Lisa nascondendola per diversi mesi sotto il pavimento della propria stanza da letto. Il labro fu arrestato nel 1913 dopo aver provato a vendere la Gioconda a un antiquario di Firenze, che si recò all’appuntamento insieme all’allora direttore degli Uffizi. 

Gustav Klimt, Ritratto di signora

Scomparso nel 1997 e ritrovato nel 2019, dopo ben 23 anni.

L’opera venne scoperta accidentalmente da due giardinieri mentre pulivano un muro della stessa galleria da cui era stata trafugata anni prima, ovvero la “Ricci Oddi” di Piacenza. 

Una tela che è un vero e proprio tesoro. La versione definitiva dell’opera è infatti frutto di un ripensamento, dato che sotto la figura attuale era raffigurata un’altra ragazza probabilmente nascosta, in seguito dall’artista, per dimenticare il dolore provocatogli dalla morte della prima fanciulla. 

Impressione, levar del sole, Claude Monet

In un giorno di ottobre del 1985, Impressione, levar del sole e altre otto opere impressioniste furono trafugate. I ladri entrarono nel museo in cui erano conservate, in pieno giorno, pagando addirittura il biglietto e rubarono le opere dopo aver tenuto in ostaggio 9 guardie e 40 visitatori.

Le successive indagini portarono all’arresto di un membro della yakuza che aveva avuto legami con la Francia e che in casa aveva un catalogo d’arte su cui erano contrassegnate proprio le opere rubate, e soprattutto esponeva due dei nove dipinti trafugati. Le altre tele riemersero nel dicembre 1990 in una villa in Corsica.

La Dama con l’ermellino, Leonardo da Vinci

Anche la meravigliosa dama non è stata esente da tali illeciti. Oggi possiamo, fortunatamente, ammirare la bellezza di questo dipinto a Cracovia, al “Castello di Wawel”, ma durante la seconda guerra mondiale era esposto al Museo Czartoryski.

I Nazisti presero la tela e la portarono via per farne omaggio a Hitler. Un anno dopo, il governatore della Polonia, Hans Frank, chiese a Hitler di poter avere indietro il quadro per ammirarlo mentre lavorava. Quando nel 1945 le truppe russe invasero la Polonia, Frank scappò portando con sé il dipinto; venne arrestato poi a Monaco e con la sua fuga terminarono anche le peripezie del capolavoro leonardesco.

I Van Gogh del boss

Nel dicembre 2002 i ladri si intrufolano nel “Van Gogh Museum” di Amsterdam e in pochi minuti rubarono ben due opere del maestro olandese: “La spiaggia di Scheveningen durante un temporale” e “L’uscita dalla chiesa protestante di Nuenen”. 

Quattordici anni dopo il furto, esattamente il 25 settembre 2016, i dipinti saranno ritrovati a Castellammare di Stabia in provincia di Napoli, dalla Guardia di Finanza, a casa del boss del narcotraffico Raffaele Imperiale.

Giardino della canonica a Nuenen in primavera, Vincent van Gogh

Il Giardino della canonica a Nuenen è stato restituito alle autorità qualche mese fa, ovvero il 12 Settembre del 2023. 

L’opera venne trafugata nel 2020 durante il lockdown, nel “Singer Museum” di Laren dove si trovava in mostra, in prestito dal Groninger Museum. La restituzione è stata negoziata dal detective privato olandese Arthur Brand, che ha raccontato come l’opera di Van Gogh gli sia stata consegnata addirittura in una semplice e spartana busta dell’Ikea. L’operazione si è svolta in collaborazione con la polizia olandese. 

Alcuni casi sono purtroppo rimasti irrisolti e moltissime opere sono andate, o andranno, perdute per sempre. Altri, invece, come quelli sopra riportati si sono conclusi positivamente con il ritrovamento o la restituzione dei dipinti trafugati, con la speranza che molti altri bottini possano, prima o poi, riemerge definitivamente dall’etere.

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