Pavillon des Folies, buona la prima di Alessandro Michele x Valentino

Da marzo dello scorso anno, Pierpaolo Piccioli, ormai affermato e amato direttore creativo di Valentino, ha lasciato la storica maison romana, segnando la fine di un’era significativa per il brand. A succedergli è stato Alessandro Michele, stilista rinomato per il suo straordinario e acclamato lavoro presso Gucci, che ha portato con sé una visione innovativa e una profonda passione per la moda. Michele ha diretto Gucci per sette lunghi anni, durante i quali ha instaurato una direzione creativa rivoluzionaria, contribuendo a una completa riscrittura della storia della maison fiorentina e consolidando la sua reputazione come uno dei designer più influenti del settore.

Il mondo creativo di Alessandro Michele è caratterizzato da un eclettismo a tutto tondo, in cui si fondono elementi di icone pop, stampe animalier, creature immaginate ispirate ai racconti di Mary Shelley e ambientazioni vintage, creando collezioni che riflettono una ricca e variegata ispirazione. L’identità di Michele è fortemente definita e riconoscibile, con una moda che si distingue per il suo approccio massimalista e decorativista, profondamente influenzato dagli anni Settanta. In una delle sue dichiarazioni, il designer ha sottolineato: “Gli anni ’70 rappresentano per me il periodo di maggiore liberazione vissuto durante l’infanzia. Sono stati anche gli anni d’oro del brand per cui lavoro, e continuo a recuperarli perché per me sono i veri semi del cambiamento”. Questo vissuto personale di Michele si riflette in ogni sua creazione, infondendo alle collezioni una dimensione emotiva e storica che risuona con il pubblico.

Durante la Paris Fashion Week 2024, è stato possibile osservare chiaramente ogni singolo aspetto che definisce lo stile di Michele. Lo show, intitolato “Pavillon des Folies”, ha presentato per la prima volta uno stile ricercato, un sentire profondo e una bellezza opulenta dei capi, evidenziando l’essenza del nuovo direttore creativo. Un assaggio di questa nuova direzione era già stato offerto con una pre-collezione Primavera 2025 a sorpresa, composta da un lookbook di oltre 260 immagini che ha sapientemente unito riferimenti storici con una sensibilità contemporanea, anticipando le tematiche e le estetiche che sarebbero state esplorate durante la sfilata principale.

Immersa nella nuova era Valentino e con il suo debutto nella capitale francese, la nuova direzione creativa ha permesso di percepire appieno l’anima del brand sotto la guida di Alessandro Michele. La sua visione offre una prospettiva diversa e rinfrescante sull’immenso mondo della maison, esaltando in modo evidente il lato più ricco e sontuoso di Valentino. Abiti laminati, fiocchi, rouches e pizzi vengono ulteriormente valorizzati da materiali preziosi e completati da accessori stravaganti, creando un insieme sofisticato che mette in luce un’estetica eccentrica. Questo omaggio alla poesia della bellezza, intesa come fragile e profonda, si configura come un vero e proprio antidoto contro l’angoscia, offrendo uno sguardo ottimista e affascinante nel panorama della moda contemporanea.

L’unione di numerosi elementi conferisce alla sfilata un senso di ricchezza e una precisa attenzione a ogni minimo dettaglio, mai considerato banale, dimostrando l’accuratezza del lavoro di Alessandro Michele e mettendo in risalto la sua personalità unica, che si riflette nuovamente nella maison fondata dal celebre Valentino Garavani. Anche la scelta della location è stata estremamente suggestiva e in linea con l’immaginario creativo di Michele, mentre la colonna sonora accompagna uno scenario nuovo, rivisitato ma al contempo familiare.

Con queste premesse, Valentino apre un nuovo capitolo nella sua storia, presentando una visione sicuramente personale e innovativa che lascia ampio spazio a ciascun spettatore per valutare se questa recente e appena avviata parentesi sia in grado di soddisfare i propri gusti e aspettative. La transizione verso la guida creativa di Alessandro Michele rappresenta non solo un cambiamento di leadership, ma anche un’evoluzione significativa che promette di arricchire ulteriormente l’eredità e la prestigiosa tradizione di Valentino nel mondo della moda internazionale.

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