La carriera di un imperatore bizantino nel nuovo libro di Sonia Aggio

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“Dopo il fortunato esordio con Magnificat, Sonia Aggio torna in libreria con un romanzo storico sulla vita dell’imperatore bizantino Giovanni Zimisce. Per la trama ricca di intrecci e per la raffinata scrittura il romanzo ricorda la drammatica vicenda del Macbeth di William Shakespeare.”

“Nella stanza dell’imperatore” è un romanzo storico della scrittrice veneta Sonia Aggio, classe ‘95, che ripercorre la biografia di uno degli imperatori dell’Impero Bizantino prima dell’anno Mille: Giovanni I Zimisce*.

La vicenda ha chiari rimandi shakespeariani, anche se meno cruenti*. Giovanni Zimisce è un bambino di dieci anni, rimasto orfano di un padre detentore di una carica di medio livello nel sistema governativo dell’impero e che non si è mai fatto strada. E’ imparentato con due potenti famiglie, i Curcuas dal lato di suo padre e i Foca, da quello di sua madre, e sono proprio i fratelli di quest’ultima a prenderlo sotto la loro ala protettiva e a occuparsi della sua educazione. 

Giovanni cresce così in una famiglia potente, vicina all’imperatore, e ha presto modo di mettere alla prova le sue doti di ingegno strategico e intraprendenza, che, insieme alla tragica morte di parenti a lui vicini, gli fanno conquistare cariche di sempre maggior spicco. 

D’altronde, proprio all’inizio della sua carriera, era stata una strega a predirgli un futuro più che radioso, che l’avrebbe portato nientemeno che sul trono imperiale… 

Tra una schermaglie guerresche e congiure, rivolte e colpi di stato, il lettore segue la carriera di Giovanni, percependone sia gli alti che i bassi e soprattutto lasciandosi affascinare dagli ambienti, gli scorci e i profumi della Costantinopoli imperiale. 

Di “Nella stanza dell’imperatore” non è possibile non apprezzare lo stile narrativo scorrevole, completamente al presente, come se il lettore vivesse passo passo con il protagonista della storia e ne percepisse la rabbia, le frustrazioni e i dubbi. Pregevoli sono anche le ricostruzioni storiche, che dipingono personaggi, ambienti e atmosfera con poche parole, evitando la prolissità che spesso rovina il romanzo storico. 

L’abilità di delineare i personaggi e la storia è particolarmente importante nel caso di “Nella stanza dell’imperatore”, perché quello dell’impero d’Oriente è un periodo storico a noi quasi del tutto ignoto e sono probabilmente pochi i lettori, anche tra gli amanti dell’epoca, che conoscono la figura di Giovanni Zimisce prima di approcciarsi al bel romanzo di Sonia Aggio. 

Qui non si parla di eroi noti, insomma, non ci sono i Napoleone e gli Alessandro, e non è possibile colmare le lacune del romanzo con conoscenze pregresse. Ecco perché il lavoro dell’autrice è ancora più pregevole e acquista maggior valore. 

Note

Giovanni I Zimisce: 924 – 976 d.C. Brillante generale, sconfigge i bulgari, riconquista il territorio siriano e conduce una campagna contro il Gran Principato di Kiev. Diventa imperatore bizantino nel 969 d.C. in seguito all’assassinio per sua mano dello zio Niceforo Foca e rimane in carica fino alla sua morte per malattia.

“…rimandi shakespeariani…cruenti”: le streghe che predicono successi e vittorie sono riprese dalla tragedia “Macbeth” di Shakespeare, ma qui il protagonista non muore di morte cruenta, mentre Macbeth, sì. 

Fonti e crediti fotografici: Fazi Editore

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