Intervista a Lýdia Pribišová, Artuu x The Others Art Fair

Artuu Magazine è tra i media partner ufficiali della XII Edizione di The Others Art Fair in programma dal 2 al 5 Novembre al Padiglione 3 di Torino, nell’ambito della Contemporary Art Week Torinese (SCOPRI QUI THE OTHERS). Per l’occasione Artuu ha curato uno Speciale Ebook intitolato “Artuu Insight on: The Others Art Fair” con contenuti inediti, interviste e approfondimenti, un souvenir digitale scaricabile gratuitamente.

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Qui un piccolo estratto dall’intervista esclusiva a Lýdia Pribišová, curatrice e storica dell’arte slovacca e membro del board curatoriale di The Others Art Fair.

La tua esperienza curatoriale un po’ in tutt’Europa ha dato un apporto in termini di internazionalità alla fiera? È importante per The Others questa attenzione alle realtà internazionali?

Spero di sì, anche se la gamma geografica in cui mi muovo è principalmente tra la Slovacchia e la Repubblica Ceca e l’Italia. Ma naturalmente, ho molti contatti di lavoro in tutta Europa, e credo che questa esperienza arricchisca gli altri.

Quest’anno c’è un Focus sulla Slovacchia, come è strutturato e che realtà presenterete?

Ho selezionato otto gallerie slovacche e spazi indipendenti, principalmente focalizzati sull’arte giovane, che rappresentano bene la diversità dell’arte contemporanea slovacca, spaziando dalla pittura a progetti site-specific performanti o partecipativi. Ad esempio, Nástupište 1 – 12 opera principalmente nello spazio pubblico, con la loro sala espositiva situata sotto il sottopasso della stazione degli autobus.

Jan Hala House fa parte della galleria comunale di Liptovský Mikuláš ed è il luogo di nascita del pittore Jan Hála del cambio di secolo tra il XIX e il XX secolo, dove la curatrice Zuzana Janečková realizza progetti sperimentali e altamente originali di arte contemporanea che riflettono la storia del luogo con una prospettiva innovativa e inaspettata. Sono molto contento che siamo riusciti a preparare un programma di performance realizzato dagli studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Bratislava sotto la direzione dell’artista Maja Štefančíková, adattato all’atmosfera della fiera e che affronta vari aspetti sociali, credo che il pubblico lo apprezzerà e che alla fine contribuirà a lanciare la carriera artistica delle giovani artiste.

C’è molta attenzione da parte di The Others alle realtà emergenti europee e anche extraeuropee: ci spieghi il motivo di questa scelta?

Ho cercato di invitare gallerie con programmi diversificati, artisti che sono molto differenti ma che allo stesso tempo offrono arte di valore. Mi piace scoprire l’inaspettato, quindi ho invitato gallerie che si occupano di arte molto giovane, diverse forme di arte sperimentale, performance… (…)

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