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“Elena Arvigo, recentemente insignita dal premio nazionale “Le maschere del teatro italiano 2023” come miglior interprete di monologo, torna al Teatro Out Off di Milano, con lo spettacolo che le è valso il premio: I Monologhi dell’Atomica, un viaggio da “Preghiera per Cernobyl” di Svetlana Aleksievich a “Racconti dell’Atomica” di Kyoko Hayashi.
Elena Arvigo, attrice sensibile e intensa, attenta indagatrice dell’animo femminile porta al centro le donne come testimoni di episodi tragici legati alla guerra e alla criminalità delle scelte umane. I due fatti all’origine dello spettacolo: Cernobyl e Hiroshima.“
“I Monologhi dell’atomica” fa parte di “Le imperdonabili”, un progetto sulle donne e la guerra della stessa Elena Arvigo, iniziato nel 2013. Protagoniste del progetto sono donne legate dal filo rosso della guerra, imperdonabili perché incapaci di conformarsi allo status quo e dunque testimoni scomode della realtà che le circonda. Esse scelgono di non tacere, di resistere, come “Donna non rieducabile”* di Stefano Massini, primo titolo del progetto.
Lo spettacolo è un’interessante mescolanza tra due testi distanti geograficamente e cronologicamente, eppure uniti dalla causa del disastro: “Preghiera per Cernobyl”* e “Racconti dell’Atomica”*, rispettivamente sul disastro della centrale nucleare di Cernobyl nel 1986 e il lancio della bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki.
Due eventi disastrosi, entrambi causati dall’uomo e con salde radici storico-politiche, che qui però sono messe in secondo piano rispetto alle vicende umane.
La scena di “monologhi dell’atomica” è scura e minimale, popolata da un tavolo di legno, alcune sedie, un leggio e una brandina pieghevole, senza materasso, che sembra aver visto tempi migliori. Le luci tagliano questo spazio/non-spazio in modo violento e improvviso, crescendo e diminuendo d’intensità in accordo con il testo. Il tutto crea un effetto molto immersivo, rovinato dalla scelta di porre alcune sedie per il pubblico anche immediatamente sul palcoscenico: la struttura del Teatro Out/Off di Milano, con poco rialzo tra il palco e le poltrone, non sembra particolarmente adatta a un’idea di coinvolgimento che pure è pregevole, ma in questo caso non ben calibrata. Gli spettatori seduti sui sedili posticci occludono la visuale degli altri e, piuttosto che includere, creano una barriera tra il narrato sul palco e il resto del pubblico.
Vero è che le parole e l’interpretazione di Elena Arvigo sono intense, raccontano la violenza, la morte, il dolore, ma anche l’amore e la vita. Di grande sostegno è l’intervento di Monica Santoro, diplomata all’Accademia d’Arta Drammatica di San Pietroburgo, che dialoga in russo con la Arvigo, ripetendone frasi, mormorando incoraggiamenti e intonando persino una canzone russa. Questi interventi in lingua straniera donano ulteriori sfumature a uno spettacolo che presenta già molti punti di riflessione e possibilità di empatia del pubblico, che d’altronde è formato da madri, padri, mogli, mariti e amici. Persone comuni, proprio come i testimoni dei due disastro atomici protagonisti del monologo.
Al pubblico che non scappa subito dopo la fine dello spettacolo, la Arvigo riserva una piccola sorpresa: la lettura di “Ecco la guerra! Milano sotto le bombe”, un testo del 2014 di Roberto Traverso in cui una donna racconta ciò che avvenne a Gorla il 20 ottobre 1944*.
regia Elena Arvigo
con Elena Arvigo
e con la partecipazione di Monica Santoro
aiuto regia Virginia Franchi
assistenti alla regia: Francesco Biagetti, Tullia Attinà
luci
produzione Teatro Out Off e SantaRita & Jack Teatro (Compagnia Elena Arvigo)
durata: 60 minuti
Teatro Out Off (Milano) 14 – 19 novembre 2023
Note
“Donna non rieducabile”: Spettacolo tratto dall’omonimo memorandum teatrale di Stefano Massini, pubblicato nel 2007. Racconta la storia della giornalista russa Anna Politkovskaja, uccisa nel 2006.
“Preghiera per Cernobyl”: di Svetlana Aleksievič, pubblicato in italia da e/o edizioni.
“Racconti dell’atomica”: di Kyoko Hayashi, sopravvissuta alla bomba di Nagasaki. Pubblicato per la prima volta in italiano nel 2015 da Gallucci editore.
Gorla, 20/10/1944: Il quartiere di Precotto/Gorla di Milano fu pesantemente bombardato durante la Seconda Guerra Mondiale. In particolare, il 20 ottobre 1944 venne colpita una scuola elementare. Ci furono 200 vittime tra alunni e insegnanti.
Fonti e crediti fotografici
Teatro Out/Off Milano