Aitana Lopez, superestetica della modella creata con l’intelligenza artificiale

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Spagnola, 25 anni, sempre in viaggio, appassionata di fitness, determinata e premurosa. E’ questo lo storytelling creato intorno ad al profilo Instagram di Aitana, la modella creata dall’agenzia spagnola The Clueless grazie all’intelligenza artificiale. L’agenzia infatti, dopo aver avuto problemi con influencer poco affidabili, ha optato per entrare (e creare) in un nuovo business: quello dei modelli virtuali. Il risultato? Più 150 mila follower in pochissimo tempo, e un seconda modella, totalmente diversa in fattezze e personalità, chiamata Maia.

AI(acronimo di Artificial Intelligence)tana, è l’output creato da input specifici, ovvero le tendenze del momento che forgiano per noi (e ci impongono) un’ideale di bellezza, con tanto di capelli rosa che richiamano tanti personaggi femminili presenti nei manga e nei videogiochi giapponesi. Aitana potrebbe infatti essere benissimo essere uscita direttamente da una versione iperrealistica di Final Fantasy, solo che in quel caso, il confine tra reale e virtuale sarebbe stato ben chiaro.

Lineamenti perfetti e canoni studiati per suscitare desiderio in un corpo fortemente sessualizzato: la sua è ormai un’estetica (nel senso greco e puro del termine, ovvero ἴσϑησις «sensazione», «percezione», «capacità di sentire», «sensibilità») che si trova apparentemente nel reale ma che lo supera, o meglio lo finge, mimandolo per creare nell’utente una comunanza di sentimenti, una familiarità atta alla vendita. Aitana infatti, con questa sua super-estetica guadagna più di 10mila euro al mese, mille euro per post, con all’attivo varie partnership, e siamo solo all’inizio. Ruben Cruz, Co-founder & Creative Director di The Clueless, sostiene che i brand “vogliono avere un’immagine, non una persona reale, ma un influencer virtuale che rappresenti i loro valori”.

Queste poche parole sollevano una serie di problematiche legate all’Intelligenza Artificiale e al suo impatto sulle nostre funzioni percettive, oggi più che mai ingannate, sedotte e abbandonate, come nel caso di un certo (e imprecisato) attore latino-americano che avrebbe chiesto ad Aitana di uscire a cena. Urgono forse nuovi paradigmi per metterci al riparo da questa sessualizzazione fittizia, ora che il tema sulla violenza e l’uso e consumo dell’immagine stereotipata della donna-sexy è più attuale che mai.

Ma chi c’è in realtà, dietro questo progetto? The Clueless è un brand di Benana Studio, uno studio di comunicazione creativa fondata nel 2019 con sede a Barcellona che ha già collaborato con brand come la Mattel e Barbie, Hot Wheels e Marisol.

Sul loro sito e sul loro profilo Instagram si può vedere un’opera, un “fiore alieno rosa” e uno bianco che rappresentano le due modelle virtuali e l’immagine identitaria appunto di The Clueless. L’autrice è Ana Collantes, artista e designer spagnola che con ha cominciato ad usare Midjourney nella sua ricerca artistica in serie che ritraggono “Architetture Inventive” e surreali, fatte di tubi e plastica, in un wrapping che sa di un Christo e Jeanne Claude ipertecnologici, ma anche in ritratti diafani e favolistici nella serie “Narrativa di racconto”.

Difficile dire quanto si tratti di una ricerca artistica o quanto di un semplice Text-to-Image nel marasma della iper-costruzione delle immagini che rischia di offuscare e screditare la vera qualità, per legarsi a dei progetti che di innovativo hanno sì, la tecnologia, ma non sicuramente la profondità concettuale.

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