About Her: Marco Neri e la pittura alla Fondazione Pascali

È proprio “Su di Lei”, la mostra di Marco Neri – visitabile fino al 22 settembre –  allestita negli spazi del piano terra della Fondazione Pascali, di Polignano a Mare. Curata dal direttore della Fondazione, Giuseppe Teofilo, l’esposizione è una dichiarazione d’amore dell’artista alla pittura, origine e fine di tutte le sue azioni. È Lei quella “Her” che il titolo evoca. La manifestazione ripercorre i quarant’anni di carriera e ricerca dell’artista Marco Neri, di fama nazionale e internazionale.

Nato a Forlì nel 1968, Neri si diploma all’Istituto d’Arte della città e poi all’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1992, iniziando a esporre le sue opere nella seconda metà degli anni Ottanta e partecipando successivamente a vari eventi in Italia e all’estero. Dal 2001 è docente di pittura, all’Accademia di Belle Arti di Ravenna, Foggia e, dal 2019, Lecce.

Ogni sala dedicata alla mostra è stata intitolata dall’artista, in modo da creare un percorso che conducesse spettatori e spettatrici dall’esterno del Museo alle stanze al suo interno, e si concludesse con un intervento presso Exchiesetta – la cappella di Santo Stefano, piccola e sconosciuta ai più, nel centro storico di Polignano a Mare – dal titolo Campanile (2019), un’installazione composta da sei elementi di legno, posti uno sopra l’altro e dipinti in acrilico.

“L’indagine di Marco Neri”, sottolinea il critico Roberto Lacarbonara nel testo che accompagna il catalogo della mostra, insieme al contributo critico di Davide Ferri, “pone da sempre al centro dell’opera lo sguardo. In esso si consuma la relazione che incorpora il mondo nella pittura, la transustanziazione della realtà in immagine. Al motivo del paesaggio, in particolare, è affidata la funzione-soglia, lo statuto di prossimità tra uomo e ambiente, la condizione di ogni abitare pittorico. Detto altrimenti, il paesaggio è l’innesco, è un espediente: l’interesse prioritario dell’artista è di carattere linguistico: come dire il paesaggio? O, prima ancora, come guardare, come percepire? Attraverso quale attrezzatura storica e culturale giungere a questa mediazione – astrazione? – che un dipinto sempre comporta?”

Durante il percorso, si riflette sull’importanza della scelta di un luogo dove condurre la propria attività artistica e su quanti siano stati i nomi noti che, pur senza essere nati in Puglia, abbiano fatto di questa regione la propria patria d’elezione. Il clima favorevole, la vicinanza al mare, la vivacità delle musiche tradizionali, il colore intenso delle campagne, generano un rapporto quasi viscerale, con una terra che sa accogliere ed è capace di avvolgere le anime di chi la abita, quasi a renderle parte di una sola essenza vitale. Un fascino che Marco Neri vive e trasmette nelle sue opere e che attira a sé chiunque si approcci all’interpretazione della sua pittura.

La mostra “si muove da un estremo all’altro nel suo percorso perché fondamentalmente amo tutto – di Lei – cioè della Pittura, in ogni suo aspetto” ha dichiarato Marco Neri che, attraverso l’espressione artistica, invita il pubblico alla riflessione. Si parte dall’esterno della struttura, con il dipinto su parete Fun, realizzato in acrilico su acqua panel, che “mette in evidenza l’aspetto ludico dell’arte attraverso la semplicità formale e la vivacità cromatica”. L’opera dimostra quanto l’arte possa essere intrattenimento, leggerezza, svago, così come portatrice di significati profondi, verità condivise, spunti di meditazione necessari per la comprensione di una realtà che si presenta complessa e sfaccettata.

All’interno, ciascuna delle sale è intitolata dall’artista secondo un pensiero tematico. L’invenzione della ruota, titolo della prima sala, riprende la ruota panoramica di Mirabilandia, che l’artista dipinge dal 2002 (anno successivo alla sua partecipazione alla Biennale di Venezia). Nelle opere, la ruota viene utilizzata dall’artista come metafora della vita umana, a cui uomini e donne si trovano ad assistere senza reale possibilità di cambiamento, quasi inermi, spesso soli, nell’affrontare ognuno le proprie intime emozioni. Seguono le altre sale: BA(H)R, Icon(e) e Square, che conclude il percorso museale, con una selezione di 16 carte, studi e icone, fino all’ultimo ambiente dal titolo Notte della ragione (2024).Sulle orme di Pino Pascali – scultore, scenografo, performer, forse uno dei più celebri artisti pugliesi – About Her mira a rendere omaggio alla pittura e all’intera arte contemporanea, invitando il pubblico alla partecipazione. Scrive il direttore artistico della Fondazione Pino Pascali e curatore della mostra Giuseppe Teofilo, nell’introduzione al catalogo: “Davanti alle opere dell’artista, il fruitore viene trascinato in un ‘sistema di partecipazione obbligata’ in grado di innescare nella percezione la costruzione del paesaggio”

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