Elena Solito

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Scrive storie di persone e “non luoghi” dell’arte. In particolare è interessata a indagare l'esperienza estetica come fatto antropologico, capace di dilatare il suo spazio fisico e concettuale, attivando dialoghi inattesi e sottraendosi agli spazi più tradizionali. La scrittura acquisisce una dimensione autonoma, diventando materiale di osservazione e di riflessione intorno a possibili (e non univoche) narrazioni della contemporaneità. Autrice indipendente, membro editoriale di Formeuniche, contributor per Made In Mind.

L’amore come atto politico: al PAC la memoria viscerale di Lowett/Codagnone

L’ultima mostra inaugurata al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea curata da Diego Sileo è dedicata a Lowett/Codagnone, all’anagrafe John Lowett (Allentown, Pennsylvania 1962) e Alessandro Codagnone (Milano 1967-New York 2019), in linea con il programma del museo che esplora i linguaggi dell’arte contemporanea degli anni 60-70.

Nasce ORMA: arte contemporanea diffusa per rilanciare i borghi del Piemonte

n questo contesto aperto alle contaminazioni estemporanee, viene presentato alla stampa ORMA. TRACCE D’ARTISTA IN LANGHE MONFERRATO ROERO, un progetto di arte contemporanea diffuso sul territorio come racconta Bruno Bertero, direttore generale dall’Ente del Turismo locale.

Genealogie dell’invisibile: tra le sculture di Schütte e le costellazioni di Trouvé a Venezia

Ne La strana vita delle cose, curata da Caroline Bourgeois e James Lingwood, visitabile fino al 4/01/2026, Tatiana Trouvé accoglie il pubblico con una nuova opera Hors-sol, ricoprendo il pavimento di marmo di Palazzo Grassi.

Nico Vascellari a Palazzo Reale: la natura che resiste (e ci supera)

Pastorale è l’intervento prodotto in occasione della Milano Art Week 2025 con il supporto del Comune di Milano e di Codalunga, curato da Sergio Risaliti e visibile (gratuitamente) fino al 2 giugno nella Sala delle Cariatidi.

Emergent 2025: al miart nuovi linguaggi e visioni ibride nella sezione curata da Attilia Fattori Franchini

Una scelta che ha consentito al pubblico di entrare direttamente all’interno di una visione più sperimentale con 25 gallerie in totale, tra presenze nazionali e internazionali selezionate da Attilia Fattori Franchini.