Transforming Fashion: Iris van Herpen

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 Nuova tappa  al Cincinnati Art Museum per la mostra itinerante che celebra il lavoro di Iris van Herpen.

“Le mie collezioni sono l’espressione personale sul mondo dell’arte, dell’architettura, della scienza, della natura, della tecnologia e della filosofia intorno a me. I vestiti generano una nuova prospettiva sulla bellezza dove futuro, tecnologia e artigianalità convivono”.

Iris van Herpen è una delle voci più visionarie di tutto l’universo fashion. Fin dalla sua prima collezione stampata in 3-d, nel 2010, i suoi intenti si sono subito palesati come alti, anzi, altissimi. La sua moda non è solo moda, ma arte. Per dirlo con le parole di Cynthia Amnéus, curatrice del Cincinnati Art Museum “Iris permette all’arte di essere indossata da un corpo”.

I suoi abiti si fanno dunque crocevia in cui artigianalità e futurismo, strenua ricerca di materiali innovativi e tecniche di produzione avanguardiste, architetti, artisti, scienziati, biologi, coreografi s’incontrano. Acclamata a gran voce come pioniera della moda, il suo approccio emerge da subito con Machine Jewellery, il progetto con cuoi si laurea presso il prestigioso Artez Institute of Art, in Olanda. Successivamente la giovane designer ha modo di sviluppare la sua attitudine lavorando per Vicktor&Rolf e Alexander McQueen.

Dopo la sua prima collezione, scatta il colpo di fulmine per super star del calibro di Bjork, Lady Gaga e Beyonce  che vogliono a tutti i costi gli abiti della van Herpen per le loro performance. Memorabile il suo show ready-to-wear S/S 16 dove  una serie di robot realizzarono un abito con stampa 3-D sulla pelle di Gwendoline Christie, attrice di Game of Thrones, che ha dichiarato: “il suo lavoro rivela le strutture segrete della nostra esistenza donandoci un esperienza multisensoriale di ciò che prenderà vita”. 

 

Lady Gaga wears Iris Van Herpen / pinimg.com

 

Quando le si domanda cosa sia per lei la moda Iris risponde “è un flusso artistico strettamente correlato a me stessa e al mio corpo. La vedo come una mia espressione identitaria in cui si combinano desiderio, umori e impostazione culturale. Indossare abiti crea un’eccitante ed essenziale forma auto-espressiva”

A sette anni dalla sua prima sfilata, la stilista non smette di sorprendere. La sua ultima collezione Autunno/Inverno 2017, presentata all’inizio di Luglio a Parigi, festeggia il decimo anniversario di attività e si chiama Aeriform.

In quest’ultimo episodio la creatività della stilista esplora la natura e l’anatomia dell’aria e l’idea di materiali volatili e leggeri. “I vestiti sono spesso una traduzione visiva dal invisibile” sostiene la van Herpen che, per questo suo ultimo progetto si fa ispirare dai Beetween Music. La particolarità di questa compagine di artisti danesi è quella di suonare sott’acqua grazie ad appositi strumenti musicali. In questo modo i Between Music esplorano le possibilità del corpo nel suo elemento principe. La suggestione che ne nasce è potente, quasi metafisica, e Iris ne fa un’occasione di studio: “le loro voci liquide nell’oscurità subacquea mi hanno sopraffatta. Motivato ad indagare ancora di più la relazione tra aria ed acqua, dentro e fuori, luce e buio”

In questi dieci anni la stilista olandese ci ha abituato a pensare agli abiti come sculture, opere che vende direttamente a musei come il Metropolitan Museum of Art, e che dal 2016, vengono esposti in una mostra personale ospitata da importantissimi musei d’arte contemporanea. Co-organizzata da The High Museum of Art (Atlanta) e il Groninger Museum (Olanda), Transforming Fashion è una retrospettiva in cui 45 outifit, provenienti da 15 diverse collezioni (realizzate tra il 2008 e ill 2015)  sono esposti accanto a campioni dei materiali a disposizione dei visitatori, in modo da garantire un’esperienza non solo visiva, ma anche tattile.

Una rapida rassegna dei pezzi esposti aiuterà a comprendere la portata del lavoro della van Herpen…

 

 

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Il Cincinnati Art Museum (13, ottobre 2017 – 17 gennaio 2018) è solo l’ultima tappa in ordine cronologico di questa mostra che, dalla sua apertura presso il The High Museum of Art di Atlanta (Georgia) ha attraversato in lungo e in largo gli States sostando al Grand Rapids Art Museum (Wyoming), al  Carnegie Museum of Art di Pittsburgh (Penssylvania ) e al Dallas Museum of Art (Texas).

A soli 33 anni Iris van Herpen ha già dato un contributo decisivo su scala mondiale al panorama della moda, ripresentando con urgenza il vecchio dilemma: la moda è arte? E se si a quale condizioni?

La risposta che ci fornisce la stilista olandese sembra essere affermativa, a patto che sia d’avanguardia, innovativa, tecnologica, scultorea e sopratutto di ricerca!

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