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Make-a-scene è l’ultima ricerca del laboratorio di AI di Meta Platforms con l’ obiettivo realizzare opere digitali partendo dai testi scritti
Nella storia dell’arte, l’immagine ha sempre avuto un peso espressivo non equiparabile a quello della parola.
“Un poeta sarebbe sopraffatto da sonno e fame prima di riuscire a descrivere a parole quello che un pittore è capace di cogliere in un istante” disse Leonardo Da Vinci.
Meta Platforms parte da qui. Make-a-scene è una ricerca promossa dal laboratorio di intelligenza artificiale Meta AI, che rema contro quello che l’arte ha dimostrato per secoli.
Text-to-image è una nuova frontiera delle tecnologie moderne, che produce arte digitale partendo da input di testo.
Il laboratorio della compagnia di Mark Zuckerberg ha deciso di alimentare la creatività umana servendosi degli avanzatissimi sistemi di intelligenza artificiale.
Partendo da tesi e descrizioni e con l’aiuto di semplici sketch, è possibile ora dare forma alla propria creatività senza dover possedere alcun talento!
Per quanti pro e contro possano esserci, sicuramente questo nuovo programma sperimentale è in grado di liberare la creatività individuale che altrimenti in alcuni casi rischierebbe di non emergere.
Per sfruttare al meglio il potenziale dell’AI è necessario però avere sistemi intuitivi e di facile utilizzo.
I fruitori hanno bisogno di controllare il proprio contenuto artistico e solo così la creatività umana è in grado di fare passi avanti.
La ricerca Make-a-scene dovrà quindi impegnarsi in questo per continuare a dimostrare che l’intelligenza artificiale ha il potenziale per consentire a chiunque di dar sfogo alla propria creatività
