Giade, porcellane, AI e draghi volanti. Tutti i volti dell’Anno del Dragone (pt.2)

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Non ci sono solo Ai Wei Wei e le grandi star dell’arte contemporanea (come abbiamo raccontato nel nostro precedente articolo Benvenuti nell’Anno del Dragone con gli artisti cinesi. Da Ai Wei Wei a Yan Pei-Ming) a celebrare l’anno del Drago. Sono molte le mostre, le iniziative, le installazioni spettacolari in tutto il mondo, a cominciare dalla Cina naturalmente, ma anche comprendenti l’America e l’Europa.

Il tema principale di opere realizzate ad hoc e mostre sono appunto i draghi, in omaggio all’Anno appena iniziato. Creature mitiche narrate da migliaia di anni in racconti leggendari, i draghi cinesi rappresentano anche un animale-guida dotato di potere spirituale per i cinesi. Gli antichi testi cinesi raccontano come i draghi siano in grado di cambiare dimensioni e aspetto a piacimento, volando tra le nuvole in piena primavera e nascondendosi nell’acqua durante l’equinozio d’autunno. I loro poteri potenti e misteriosi – in particolare il controllo sulla pioggia – facevano si riferivano a questioni essenziali per una società agricola com’era quella cinese.

Ecco, selezionata in esclusiva per i lettori di Artuu, una carrellata delle opere, delle mostre, dei manufatti più curiosi, per celebrare degnamente uno dei più antichi simboli della tradizione cinese.

1. Draghi folli e colorati, tra tradizione e cartoon

Una mostra di opere in argilla polimerica dedicate all’Anno del Drago dello zodiaco cinese si è aperta presso il Museo della ceramica e dello smalto di Zibo nella provincia dello Shandong, con più di 300 opere d’arte originali in argilla polimerica in mostra.

Curiose, bizzarre, coloratissime e a tratti simili a personaggi dei cartoon, le statuette in argilla (che in Cina vengono realizzate a mano da giovani artigiani e vengono spesso vendute per strada), rappresentano un bell’esempio di arte popolare, che sfida da vicino le ultime tendenze delle nuove tendenze pop dell’arte contemporanea.

2. Diecimila draghi, tra AI e realtà Aumentata

A Shanghai, presso lo Xiao Hui Wang Art Museum, fino al 2 marzo è invece aperta la mostra “10,000 Dragons Art Exhibition“. La mostra presenta opere di artisti emergenti e affermati che esplorano il tema del drago attraverso una varietà di media, tra cui tela, carta di riso, scultura, design, grafica, animazione e altro ancora.

La mostra, organizzata dalla Shanghai Artists Association, dalla Shanghai Animation Industry Association e dalla Shanghai Library, ha però una particolarità: un grandissimo numero di draghi sono in realtà composti da giovani artisti emergenti con l’ausilio della AI (l’Intelligenza artificiale), e della Realtà aumentata, per dare vita a un vero e proprio esercito di draghi ciascuno diverso dall’altro, che compaiono non solo all’interno della mostra, ma anche in diversi luoghi iconici di Shangai. Draghi in 3D, draghi in movimento, draghi fantastici, immaginari, coloratissimi, buffim, teneri o minacciosi: le nuove frontiere della crerazione artistica passa anche, e oggi soprattutto, dall’utilizzo delle tecnologie.

3. Vasi, decorazioni e pendenti

Al MET di New York (la sede principale del Metropolitan sulla Fifth Avenue), infine, una mostra intitolata Celebrating the Year of the Dragon riunisce una straordinaria selezione di oltre venti opere dalla collezione permanente del Museo che raffigurano l’animale-simbolo cinese con i più svariati media, tra cui ceramica, giada, lacca, metallo e tessuto.

Da segnalare, tra gli oggetti esposti, un pendente in giada del III secolo a.C. raffigurante un drago vivace dal corpo sinuoso, uno specchio in bronzo del VII secolo di recente acquisizione con i simboli delle quattro direzioni cardinali, un enorme vaso di porcellana bianca e blu del XVI secolo con draghi vigorosi che si contorcono tra nuvole e onde, una tegola ornamentale di forma circolare per edifici, risalente alle dinastie Ming e Qing (1644–1911), con un drago al centro.

4. I Draghi nella storia

Anche il Art Museum of The Chinese University of Hong Kong espongono, fino al 31 luglio, oltre 50 oggetti tra cui giade, ossa oracolari e incisioni su pietra, nella mostra “Celebrating the Year of the Dragon“.

Scatola in giada bianca con disegno di drago.

La mostra presenta oltre 50 oggetti della collezione del Museo, tra cui giade, sculture in osso, oro e bronzo, ceramiche, sculture in pietra, tessuti, articoli di cancelleria per studiosi e frottage. I pezzi forti della mostra includono un sigillo turchese della dinastia Han occidentale che ha ispirato l’emblema del museo, una scatola anulare di giada bianca con un disegno di drago datato dalle Cinque Dinastie ai Song del Nord, nonché un portaspazzole a forma di drago creato dal leggendario designer di ceramiche Tang Ying (1682-1756).

5. Draghi volanti

Non mancano, tra le attrattive dedicate ai draghi, anche i draghi volanti. Ecco infatti The Hatchling (termine che si potrebbe tradurre con “il pulcino”), immenso drago volante creato e prodotto da Trigger (azienda innovativa composta da un team di artisti e creativi interdisciplinari, che spesso interagiscono con le comunità locali), la cui esibizione aveva già riunito, nell’agosto scorso, migliaia di persone nel centro di Wakefield, in Inghilterra, e che non mancherà di fare le sue acrobazie anche la prossima estate, sempre a Wakefield, dal 23 al 25 agosto 2024.

Durante il suo viaggio di tre giorni intorno alla città, il drago incontrerà e interagirà con ragazzi, bambini, famiglie e comunità, per uno spettacolo continuato che attrae ogni anno migliaia di spettatori. L’ultimo giorno il drago apparirà al Pugneys Country Park per uno spettacolare finale in cui si trasformerà prendendo il volo attraverso il lago.

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