Zerocalcare, dall’Enciclopaedia Calcarea al Panettone Accogliente

Getting your Trinity Audio player ready...

Il nuovo libro di Zerocalcare, Enciclopaedia Calcarea, pubblicato dal suo editore BaoPublishing, da poco in libreria, è una raccolta di tavole dei suoi personaggi. Uno sguardo divertente e divertito su quasi quindici anni di carriera, attraverso i personaggi più significativi. Chi ne conoscerà di più?

Una enciclopedia sia delle serie che dei cartoni, con delle tavole inedite e delle parti di intervista, ci sono tutti: Secco, Sarah, la madre, ma anche quelli minori comparsi in meno storie o con il blog. Sempre raccontati con il filtro del fumetto, ma come un album di famiglia. Una mappa del mondo di Zerocalcare, nel formato di un pratico volume di consultazione. Il fumettista racconta i retroscena che hanno portato alla creazione dei protagonisti e alla definizione dei caratteri, con pagine a fumetti dedicate ai singoli personaggi. Una sorta di vademecum per capire la psicologia del narratore e dei narrati.

All’interno dell’Enciclopedia, anche un’intervista all’autore realizzata nel corso di due anni e mezzo apparsa anche in sessanta dispense, nelle uscite della “Zerocalcare 3D Collection”, la collezione di miniature dipinte, realizzata da Centauria e raffigurante un’ampia sezione del cast dei fumetti di Zerocalcare.

Mentre è da poco terminata anche la grande mostra milanese, Dopo il botto alla Fabbrica del Vapore, ora il fumettista sta già lavorando a un nuovo album: “È una storia familiare, mai esplorata in passato, molto intima per certi versi”, ha rivelato. “Sono arrivato a pagina diciotto. Vorrei che fosse una cosa completamente diversa da quello che ho fatto finora”.

Interviste in esclusiva, va detto, Zerocalcare – al secolo Michele Rech –, al momento non ne rilascia. E il motivo è semplice: in quest’ultimo mese, è stato oggetto di una vera e propria mattanza mediatica dopo il suo rifiuto a partecipare a Lucca Comics perché l’Ambasciata israeliana aveva dato il suo patrocinio all’evento. Per il suo rifiuto, ben motivato, è stato etichettato come antisemita e addirittura come fiancheggiatore di Hamas. All’uscita della notizia e dopo aver ricevuto insulti di ogni tipo, il fumettista ha deciso di raccontare la sua versione nel solo modo che conosce, attraverso una serie di fumetti apparsi su Internazionale e titolando così la serie di vignette: A proposito di Lucca e di tutto il resto, motivandolo, nel solito linguaggio colorito che i suoi lettori ben conoscono: “Lo so è grottesco parlà dei cazzi miei mentre si consuma una tragedia epocale, ma siccome chiunque conciona su di me e mi deve insegnà a campà, e io me le tengo tutte, queste sono 24 pagine fatte per fissare qualche punto”.

Impossibilitati dunque a intervistarlo, abbiamo raccolto un po’ dei suoi racconti dall’intervento al teatro Strehler di Milano, in occasione di BookCity. Dove ha spiegato che, prima di prendere delle decisioni riguardanti il suo lavoro (ad esempio di disegnare sui fazzolettini di una nota marca) si rivolge ad un gruppo di amici su WhatsApp che lui ha soprannominato “Il Senato”: “Sono i miei commissari morali, sostanzialmente”, dice, “per cui quando ho delle proposte, oppure quando non so come comportarmi in una cosa, gli dico: che cosa devo fare, voi che cosa ne pensate? Mi serve per dividere un pochino la responsabilità della roba mia con qualcun altro, almeno le persone di cui mi fido non ce l’avranno con me”.  

Le storie che troviamo nei fumetti, anche quelle più strane, non sono quasi mai inventate: “Io”, racconta ancora, “di solito invento i raccordi, ma ad esempio la scena del pazzo sotto botta di cocaina con la katana a torso nudo in mezza alla strada è vera, come quella del dito mozzo, l’ho trovato sul parabrezza della macchina!”.

Alla domanda su quale sia la tipologia più inaspettata di fan che ha, risponde: “Un caso strano? Una volta arrivò un ordine allo shop della mia casa editrice: era una persona che voleva mandare un libro con una dedica romantica. Sapete a chi? A un funzionario della Digos! Il bello è che voleva mandarglielo in ufficio… Usare un mio libro per una dichiarazione d’amore a un funzionario della Digos, l’ho trovato veramente curioso!”. Ma i casi strani e buffi non finiscono qua: ci sono ad esempio i ragazzini queer sudamericani, “che”, racconta ancora il fumettista, “utilizzano i miei personaggi, Secco, Cesare e l’armadillo per porno bizzarri, in situazioni peraltro a volte anche super estreme, però non fatte con malizia o a presa per il culo, ma fatte con affetto”.

Altra curiosa scoperta, tra gli odiatori più accaniti di Michele, ci sono i fan e i commentatori su Twitter del Grande Fratello, e il Grande Fratello VIP. “Ogni volta che leggo commenti sui social di qualcuno che mi odia a morte, guardo per curiosità il suo profilo e stranamente è gente che in tutti gli altri tweet commenta proprio il live tweeting del Grande Fratello. In qualche modo si vede che dò fastidio alla loro idea dell’Universo”.

Dopo il successo delle sue serie televisive, Strappare lungo i bordi e Questo mondo non mi renderà più cattivo, Zerocalcare dice in un’intervista apparsa qualche mese fa che la maggior parte delle sue energie le spende “per cercare di rimanere con la barra dritta quanto è più possibile. Vengo da un mondo di talebani e io stesso sono un talebano. Se penso al me stesso sedicenne che guarda il me stesso di adesso comunque non lo so come mi giudicherebbe”.

La prossima iniziativa in programma è il “Panettone Accogliente”, classico dolce natalizio, con qualche variante (con yuzu e scorze di limone candite), prodotto da Gastronomia Yamamoto sempre in collaborazione con Bao Publishing, la cui confezione è disegnata ovviamente dal nostro eroe, e il cui ricavato sarà in parte destinato al progetto diUIKI Onlus per la ricostruzione del Cinema di Amudé, in Rojava, chiuso dall’incendio del 1960 in cui morirono 282 bambini curdi. Il progetto è a cura della Comune del cinema del Rojava che dal 2015 prova a ricostruire le infrastrutture e l’educazione cinematografica nel nord est della Siria, per creare spazi di aggregazione e fornire alla popolazione strumenti per raccontare e riappropriarsi della sua storia.

Domenica 3 dicembre, dalle 14.00 in poi, in Gastronomia Yamamoto, in Via Amedei 5 a Milano, si potrà acquistare il panettone e far firmare la cartolina da Zerocalcare.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Artuu consiglia

Iscriviti alla Artuu Newsletter

Il Meglio di Artuu

Ti potrebbero interessare

Seguici su Instagram ogni giorno