“Unseen art”: il progetto d’arte per i non vedenti realizzato da Marc Dillon

Grazie a una stampante 3D Marc Dillon è riuscito a ricreare una versione a grandezza naturale della Gioconda. Con questo espediente i non vedenti possono scoprire i lineamenti del volto più famoso dell’arte.

I colori squillanti di un quadro, le pennellate di un pittore, le linee tortuose di una scultura in marmo, le emozioni che ti lasciano quando hai davanti agli occhi un’opera d’arte: sono esperienze che ciascuno di noi dà per scontato. Non tutti però possono godere di questa fortuna ed è qui che si inserisce il progetto destinato ai non vedenti e realizzato da Marc Dillon, designer finlandese, nel 2016: “Unseen art”. Un non vedente, infatti, conosce un quadro o una scultura solo grazie a una descrizione fatta da altre persone, ma spesso non ha in mente una sua versione dell’opera d’arte. Il designer e sviluppatore di software finlandese, quindi, ha ideato una versione a grandezza naturale della Gioconda di una materiale simile alla sabbia, ottenuta grazie a una stampante 3D. L’intento di Dillon è quello di creare un accesso all’arte che sia uguale per tutti e che permetta a tutti di godere della sua magia.

 

SEI UN’ARTISTA? POSSIAMO AIUTARTI CON PROMOZIONE E COMUNICAZIONE! contattaci

 

via etapes.com

Il progetto nasce da un’esperienza personale: Dillon ha, infatti, uno zio che è diventato cieco per colpa di un glaucoma. A partire da questa situazione, condivisa da un ampio numero di persone con la medesima disabilità, Marc ha lanciato una campagna di crowfounding su Indiegogo per raccogliere i 300 mila dollari necessari per creare una piattaforma open source disponibile per tutti coloro che vogliono caricare progetti per stampe 3D. Grazie a questo progetto si potrà creare un archivio artistico gratuito, da cui sarà possibile scaricare i file necessari a stampare le singole opere e il materiale necessario per l’allestimento di una mostra dedicata ai non vedenti.

 

SEI UNA GALLERIA O UN EVENTO D’ARTE? POSSIAMO AIUTARTI CON PROMOZIONE E COMUNICAZIONE! contattaci

 

via sohu.com

Purtroppo il progetto ad oggi non ha ancora raggiunto la cifra necessaria per diventare effettivo ed è stato momentaneamente bloccato. Il desiderio di Marc Dillon è quello di poter comunque riuscire a concretizzarlo, magari trovando qualche artista del digitale disposto ad assecondarlo.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Curategist: la nuova figura del curatore 3.0. Intervista fiume con la pioneria Victoria Lu (pt 1)

Abbiamo scelto di non ridurre l’intervista, proprio perché rappresenta una delle prime conversazioni approfondite con Victoria Lu pubblicate in Italia. In questa prima parte esploreremo il suo percorso professionale e il concetto di curategist

Quando il volto diventa presenza: Ache77 e la sua alchimia tra materia, tempo e spiritualità urbana

A distanza di 10 anni ho avuto modo di parlarne con Ache77 e di farmi raccontare qualche particolare della sua storia artistica mentre lavorava ad un muro nel quartiere Isolotto (guarda caso, pioveva e faceva freddo).

Artuu Newsletter

Scelti per te

Abitare il mondo: Jeff Wall e i fotografi della Biennale FOTO/INDUSTRIA indagano la casa come spazio dell’esistenza

La Fondazione MAST di Bologna inaugura la mostra monografica Living, Working, Surviving (7 novembre 2025-8 marzo 2026) del fotografo canadese Jeff Wall, parte integrante della Biennale di Fotografia e Industria del Lavoro (7 novembre-14 dicembre) giunta quest’anno alla settima edizione.

Insieme ancora una volta: Lia Drei e Francesco Guerrieri in mostra a Cagliari

L’occasione è la mostra Lia Drei e Francesco Guerrieri: punti di vista tra percezione e figura, organizzata da Agorà Sardegna e CoopCulture con la collaborazione del Comune di Cagliari e il contributo della Fondazione di Sardegna e curata dalla storica dell’arte e assessora Maria Dolores Picciau, che la concepisce come «una porta sul futuro della percezione».

Electric Dreams alle OGR Torino: artisti e sperimentazioni tecnologiche prima dell’era digitale

Da Londra a Torino, dalla Tate Modern alle OGR, la mostra Electric Dreams. Art & Technology Before the Internet mette in luce le opere di artiste e artisti visionari che, a partire dagli anni ’50, hanno sperimentato media all’avanguardia, tra algoritmi, nuovi materiali e tecnologie ibride.

Il silenzio della luce: Jeff Wall tra costruzione e verità alle Gallerie d’Italia

“JEFF WALL. PHOTOGRAPHS” riunisce 27 opere che attraversano oltre quarant’anni di carriera di Jeff Wall (Vancouver, 1946), dalle fotografie più emblematiche della fine degli anni Settanta fino ai lavori più recenti datati 2023.

Seguici su Instagram ogni giorno