6 oggetti di design che hanno fatto la storia

Bellezza e funzionalità sono le caratteristiche che accomunano gli oggetti di design più iconici del mondo

Nel corso degli anni sono stati creati oggetti di design unici che in breve tempo hanno rivoluzionato per sempre gli ambienti di casa e le abitudini delle persone, diventando così vere e proprie icone di funzionalità e bellezza.

Colori, forme, materiali sono stati il punto di partenza di numerosi designer che, grazie alle loro idee, hanno lasciato il segno creando progetti ambiziosi.

Scopriamo i 6 oggetti di design che hanno fatto la storia:

1 – MACCHINA DA SCRIVERE OLIVETTI

Courtesy Alessandro Nassiri

Tutti abbiamo visto o utilizzato almeno una volta l’antenato della tastiera del computer, la macchina da scrivere.  

La macchina da scrivere diventa icona del design grazie alla famosa ditta italiana Olivetti, tra le prime a produrla in serie, guadagnandosi un posto indelebile nell’immaginario collettivo. Tutto inizia nel 1895 con Camillo Olivetti che all’età di 27 anni, dopo essersi laureato in ingegneria industriale, ha dato il via alla costruzione del famoso edificio in mattoni rossi di Ivrea. 

Bisogna aspettare il 1950 per vedere quella che è diventata un’icona del design italiano, la Lettera 22, la macchina da scrivere che surclassa la MP1 e diventa un capolavoro di leggerezza, funzionalità e design.  

2 – SEDIA DA CAFFÈ THONET N°14

Courtesy Thonet

Il nome potrebbe dire poco, ma una volta vista è facile capire di cosa stiamo parlando: chi non si è mai seduto almeno una volta, al bar con gli amici, su una di queste iconiche sedie?  Questo elemento d’arredo è forse la madre di tutte le sedie da caffè e nasce in Austria nella seconda metà del 1800 dalla mente di Michael Thonet. 

Thonet sogna di progettare una sedia che potesse essere prodotta in serie e venduta a un prezzo accessibile. Ci riesce dopo anni di esperimenti tecnici e la n° 14 nasce nel 1859: si tratta del primo mobile ad essere sia bello che economico. Nel 1930 ne erano già state vendute cinquanta milioni e la n° 14 è ancora in produzione.

3- OROLOGIO SOLARI CIFRA 3

Courtesy Claudio Goi

Un altro esempio di design iconico degli anni ‘60 è la sveglia Cifra 3, unica nel suo genere, un bestseller subito dopo il suo lancio nel 1966. Oggetto di rivoluzione nel mondo degli orologi, grazie alla tecnologia a palette così diversa da quella classica a lancette. Diventa icona futurista nella cultura pop, per essere rimpiazzata in seguito dagli orologi digitali. 

Ma la vera rivoluzione è nel suo design inimitabile che le vale un posto, ancora oggi saldamente occupato, al MoMa di New York

4 – MOKA BIALETTI (1933)

Courtesy MoMa

La Moka disegnata da Alfonso Bialetti, dal design Art Decò, rivoluziona il modo di preparare il caffè. Grazie all’ambizione della famiglia Bialetti, la moka diventa un vero e proprio status symbol anche grazie alla pubblicità, che la fa entrare in tutte le case del mondo.

La Moka Express di Bialetti è uno dei pezzi della collezione permanente in Triennale Design Museum di Milano e del MoMA di New York. Ideata nel 1933 e prodotta successivamente in più di 105 milioni di esemplari, conquista il primato tra i prodotti di disegno industriale italiano più famosi della storia.

5 – LAMPADA ARCO FLOS (1962)

Courtesy Mobilcasa e Castiglioni Foundation

La coppia creativa Achille & Pier Giacomo Castiglioni dà vita a un punto luce effettivamente “sospeso” sopra al luogo di interesse – un tavolo, una scrivania, un libro – senza dover essere vincolati a un punto fisso. 

La lampada Arco è formata da un arco in metallo che si innesta su una base in marmo. Si tratta forse della lampada da terra più famosa della storia, progettata dai fratelli Castiglioni per Flos nel 1962. 

6 – SPREMIAGRUMI JUICY SALIF ALESSI (1990)

Courtesy Alessi

Infine arriviamo al Juicy Salif,  uno spremiagrumi disegnato da Philippe Starck nel 1988 e prodotto dall’azienda italiana Alessi a partire dal 1990. 

Da molti considerato una vera e propria icona del design industriale, è presente all’interno delle collezioni permanenti della Triennale di Design e anche del Museum of Modern Art di New York.

La sua principale caratteristica, rispetto a uno spremiagrumi tradizionale, sta nell’assenza di un contenitore per raccogliere il liquido, che è sostituito direttamente dal bicchiere.

Nel 2000, per il decennale di produzione, la Alessi ne ha prodotto una versione placcata in oro in edizione limitata da diecimila pezzi, mentre per il suo 25esimo anniversario ne è stata realizzata una serie di 300 pezzi in bronzo. Vero oggetto iconico, è un simbolo della produzione di Philippe Starck e di Alessi.

Copertina: Courtesy Kaboompics .com da Pexels

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