Zino, l’artista che sfida la contemporaneità a colpi di nastro adesivo

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Zino ci racconta la società che ci circonda con grande ironia, tra volti di noti personaggi pubblici e icone uscite dai libri di storia dell’arte. Le sue armi sono i nastri colorati o i mattoncini lego.

Zino (aka Luigi Franchi) è un artista che lavora sul concetto di stratificazione e assemblaggio, tematica che simboleggia il contesto culturale  e sociale in cui tutti viviamo caratterizzato da iper-esposizione mediatica e sovrapposizione di immagini, informazioni e input.Laureatosi in storia dell’arte all’università di Bologna negli anni ‘90 e specializzatosi in restauro presso Palazzo Spinelli di Firenze, Zino si avvicina all’arte contemporanea a Roma dove inizia a riflettere sulle tematiche legate al mondo della società contemporanea, dal consumismo alla globalizzazione, dalla cultura pop alle mode giovanili, iniziando a sperimentare l’uso di diversi materiali per lo più appartenenti ad ambienti non artistici come i mattoncini LEGO, le stampe 3D e i nastri adesivi.

Zino, “Europeità”. Courtesy of the artist

Una delle sue ricerche fa leva sulla distorsione dell’immagine attraverso un’operazione di “pixelizzazione”. I soggetti da lui rappresentati sono riprodotti fedelmente su carta ma parte della loro superficie viene trasformata attraverso l’uso di mattoncini Lego con il fine di generare un’interferenza nella comprensione dell’oggetto che però non ne impedisce la corretta lettura ma semplicemente segna una linea invisibile che si pone in equilibrio tra riconoscimento e totale alterazione.

Zino, “Redtrump”. Courtesy of the artist

La sua ultima ricerca artistica affonda invece le radici nella corrente della Tape art, una forma di arte urbana evolutasi dal graffitismo, che prevede la creazione di opere d’arte mediante l’uso di nastri adesivi di vario tipo. Nei suoi lavori, dove protagonisti sono le icone della storia dell’arte o personaggi pubblici e storici, l’utilizzo di scotch colorati è diventato la cifra stilistica principale attraverso cui l’artista crea un nuovo alfabeto comunicativo in equilibrio tra il linguaggio pop mass-mediatico e quello della street art. Per chi volesse vedere le sue opere dal vivo, sarà in mostra a Milano presso lo spazio espositivo HUB/ART con la mostra “People and Things” a partire da mercoledì 22 gennaio fino al 29 marzo 2020.

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