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A Milano, fino al 28 gennaio 2024, si apriranno le porte di Villa Necchi Campiglio, splendido capolavoro del razionalismo italiano concepito da Piero Portaluppi negli anni ’30. Questa dimora elegante e raffinata, con i suoi interni sofisticati e dettagli architettonici unici, accoglierà un gioiello della manifattura italiana: il Centrotavola per il Ministero degli Esteri di Gio Ponti. Un evento reso possibile dalla sinergia tra il FAI e la Fondazione Museo Archivio Richard Ginori della Manifattura di Doccia.
Gio Ponti, figura centrale nella storia del design e dell’architettura italiana, ha unito funzionalità e bellezza in quest’opera creata con la collaborazione di Tomaso Buzzi e modellata da Italo Griselli. Realizzato tra il 1927 e il 1929, il centrotavola è un’opera in porcellana composta da 41 elementi che narra l’allegoria dell’Italia. L’estetica Art Déco dell’opera, che riprende la magnificenza dei centrotavola neoclassici, trova un contesto ideale nella sala da pranzo di Villa Necchi Campiglio, dove l’arte di Ponti dialoga con gli stucchi a basso rilievo di Portaluppi.
L’esposizione a Villa Necchi, con la sua atmosfera che evoca le origini dell’opera come elemento scenografico nelle tavole delle sedi diplomatiche, offre un’armonia senza tempo dove arte e architettura si fondono. Il centrotavola non è solo un tributo all’arte, ma anche un viaggio nella storia di una collaborazione unica tra Gio Ponti e Tomaso Buzzi, quest’ultimo presente a Villa Necchi con sue opere.
Questa iniziativa del FAI celebra il centenario della prima Biennale Internazionale delle Arti Decorative di Monza, evidenziando il ruolo di Ponti nella manifattura Ginori e la storia di uno dei musei più importanti d’Italia. La collezione unica del museo, che conta oggetti di uso comune e preziose porcellane, tra cui opere di Gio Ponti, sarà valorizzata anche attraverso un podcast curato da Oliva Rucellai che accompagnerà le visite.
