Enzo Mari: 5 oggetti senza tempo

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Una selezione di oggetti firmati Enzo Mari, in collaborazione con aziende di spicco, che hanno fatto la storia del design italiano.

Enzo Mari sulla Sedia 1, Courtesy Artek. (ph. Jouko Lehtola)

Designer italiano di fama internazionale, Enzo Mari è ricordato per la sua carriera particolarmente eclettica da cui hanno preso forma centinaia di oggetti e prodotti per un concetto tutto nuovo di made in Italy.

Con una formazione artistica accademica alla spalle, l’opera di Enzo Mari spazia dal design all’arte, dalla grafica all’allestimento, riuscendo a guadagnarsi già dagli anni Sessanta un posto in prima fila nel panorama italiano.

Il tre volte vincitore del premio Compasso d’Oro ha progettato sedie, librerie, ciotole e oggetti vari in collaborazione con Danese, Driade, Zanotta e molte altre, ma a questi ha sempre affiancato un’attività artistica costante, con mostre personali e collettive in Italia e all’estero. 

É sempre evidente in ogni suo oggetto la matrice artistica concettuale, che non esclude la funzionalità, grazie a un’approfondita ricerca filosofica, psicologica, antropologica e politica. 

Con i suoi prodotti dalle forme asciutte esprime la “coscienza del design”. Ecco una selezione di oggetti firmati Enzo Mari, in collaborazione con aziende di spicco, che hanno fatto la storia del design italiano.

Puzzle 16 animali – Danese Milano, 1957

16 animali è un puzzle componibile a incastro, un’unica tavola rettangolare di legno a taglio continuo progettata per ricavare varie sagome di animali. Si tratta di uno degli esempi più noti di progettazione didattica.

Enzo Mari, Puzzle 16 animali, Courtesy of Danese Milano.

Vassoio Putrella – Danese Milano, 1958

Putrella è un portaoggetti/centrotavola considerato il simbolo della ricerca progettuale di Enzo Mari. Dalle forme essenziali, è realizzato in ferro verniciato ed è prodotto in edizione limitata di 100 esemplari l’anno

Enzo Mari, Putrella, Courtesy of Danese Milano.

Libreria Glifo – Gavina, 1966 

Realizzata in collaborazione con Elio Mari, il progetto si sviluppa attorno all’idea di giunto, con tanto di brevetto industriale, che si incastra nello spessore delle pareti. Questo rende la libreria modulabile, per un numero di combinazioni infinito. 

Il risultato è un oggetto economico da produrre, facilmente trasportabile, resistente e facile da montare, senza l’aiuto attrezzi.

 

Enzo Mari con Elio Mari, Glifo, Gavina, ph. Amendolagine Barracchia, courtesy of Triennale Milano – Archivi.

Calendario Perpetuo Timor – Danese Milano, 1967

Composto da fascette in pvc apribili a ventaglio che rappresentano giorno, mese e anno, il calendario perpetuo ha una forma ispirata alla segnaletica ferroviaria. Rilevante è la scelta del materiale plastico, al passo coi tempi e con un basso costo di produzione. Il calendario perpetuo non è mai uscito di produzione nel corso degli anni, ed è ancora oggi disponibile

Enzo Mari, Calendario Perpetuo Timor, courtesy of Danese Milano.

Sedia Sof-sof – Driade, 1972

La sedia è a tutti gli effetti un’icona indiscussa e senza tempo del design ed è composta da una struttura in acciaio e da cuscini che si agganciano a essa tramite apposite tasche. La struttura è essenziale: 9 anelli in tondino di acciaio compongono sia il piano della seduta che quello dello schienale.

Enzo Mari, Sedia Sof-sof, courtesy of Driade.

Cover Photo Credits: 2002 Multiplo con i componenti © Triennale Milano, foto Gianluca Di Ioia

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