Cere Anatomiche. Fondazione Prada svela il corpo umano

Fino al 17 luglio Fondazione Prada presenta “Cere Anatomiche”, il nuovo progetto che racconta il corpo femminile attraverso uno sguardo scientifico didattico.

Cere anatomiche”, visitabile fino al 17 luglio 2023, è il secondo progetto espositivo che risalta la forte identità di Fondazione Prada a Milano e rilegge in maniera contemporanea l’anatomia del corpo umano. La Fondazione ha voluto creare un dialogo con un importante collezione storica italiana, per restituire al pubblico uno sguardo antico e contemporaneo: La Specola di Firenze, ramo del Museo di Storia Naturale e del Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Firenze. Di fondamentale importanza è la collaborazione con il regista canadese David Cronenberg.

Cere Anatomiche. Fondazione Prada svela il corpo umano
Cere anatomiche Museo La Specola Firenze Foto Roberto Marossi Courtesy Fondazione Prada

LE CERE DE LA SPECOLA

In esposizione tredici figure femminili in cera, risalenti al XVIII secolo, realizzate dall’Officina ceroplastica dell’Imperiale e Reale Museo di Fisica e Storia Naturale di Firenze, e provenienti dal MuseoLa Specola”, sono analizzate in maniera scientifica attraverso dei passaggi artistici. I loro volti sono sospesi, inquieti, mentre avviene la dissezione che provoca in loro un’estasi quasi spirituale. 

IL CORTOMETRAGGIO: QUATTRO DONNE MAI AMATE

Il cortometraggioQuattro donne mai amate, alla deriva su un mare senza scopo, sperimentano l’estasi della dissezione” è stato realizzato dal cineasta e sceneggiatore, maestro del body horror, David Cronenberg. Il corto, al pian terreno, in uno spazio espositivo abitato da una struttura ispirata ai teatri anatomici, riprende tutti i fondamentali della filmografia del regista: quattro Veneri della Specola galleggiano in mezzo all’oceano, adagiate su piccole zattere, mentre una camera inquadra le membrane, i vasi sanguigni, lo stomaco e l’utero che fuoriescono dai loro corpi. Cronenberg, nel frattempo ben informatosi sull’arte degli scultori fiorentini, le svela in tutta la loro fragilità.

L’ALLESTIMENTO DELLE TECHE

Al primo piano del Podium si trovano 4 Veneri, di cui una Mater Gravida con feto esposto, 72 copie in 9 sezioni anatomiche. Per il taglio didattico e l’attenzione scrupolosa ai dettagli, si tratta di un allestimento non leggero da attraversare. La luce a turno illumina ciò che è conservato nelle teche, portando l’occhio dello spettatore a concentrarsi attentamente sulle parti interne esposte o asportate delle ceroplastiche, provocando duplici sensazioni: disgusto, fascinazione, curiosità.

Cere anatomiche” offre al pubblico una mostra d’arte che è anche una lezione di anatomia. Fondazione Prada sottolinea quanto sia importante la scienza come punto di partenza per qualsiasi studio.

Immagine di copertina: Clemente Susini e Giuseppe Ferrini. Statua femminile giacente, detta “Venere”, 1782. Collezione cere anatomiche Museo “La Specola”, Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze. Foto Roberto Marossi. Courtesy Fondazione Prada

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Didatticarte: Il volto inclusivo del collezionismo didattico

Dopo quasi quindici anni dalla creazione del sito Didatticarte.it, Emanuela Pulvirenti continua ad essere attivissima nell’ambito della didattica della storia dell’arte, dedicandosi infaticabilmente alla divulgazione di contenuti specialistici attraverso i diversi canali social.

Artuu Newsletter

Scelti per te

Non c’è immagine più intensa, più intima, più interiore dell’ombra. Ceroli Totale alla GNAMC

“Un artista che riesce a meravigliarsi e a meravigliare”: queste le parole che la direttrice della GNAMC (Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea) Renata Cristina Mazzantini utilizza per descrivere Mario Ceroli, l’autore a cui è dedicata la mostra dal titolo Ceroli Totale (curata da R.C. Mazzantini e C. Biasini Selvaggi), inaugurata il 7 ottobre alla GNAMC.

La macchina, il corpo, il gesto: l’eredità di Léger alla Reggia di Venaria

Nel 1924, il pittore francese Fernand Léger (1881–1955), insieme al regista americano Dudley Murphy, presentò al cinema Ballet Mécanique: un cortometraggio sperimentale che si proponeva come un vero manifesto visivo della modernità industriale

Il design come ponte verso l’arte: l’opera di Franco Perrotti alla Fabbrica del Vapore

Nel lavoro di Franco Perrotti, designer e artista dalla incontenibile poliedricità, questi due aspetti si compenetrano, dando vita a una ricerca singolare e ibrida che si muove tra diversi linguaggi espressivi.

Seguici su Instagram ogni giorno