Burri e l’oro a Ravenna

La mostra “BURRIRAVENNAORO”, curata da Bruno Corà, esplora il legame tra l’artista Alberto Burri e Ravenna, evidenziando la sua produzione artistica legata alla città. Burri, celebre per la sua innovazione nel linguaggio artistico utilizzando materiali non convenzionali, come catrame, pietra pomice e sacchi di juta, ha creato cicli pittorici significativi a Ravenna.

Negli anni Novanta, Burri ha collaborato con il Gruppo Ferruzzi a Ravenna, producendo cicli pittorici significativi ispirati alla storia artistica della città, tenendo come elemento centrale proprio l’oro, che a Ravenna, spiega il curatore, “riluce da tante parti”. Tra questi, il ciclo “Neri a S. Vitale” presenta dipinti su cellotex nero e oro, un dialogo visivo con il mosaico storico di Ravenna, un equilibrio tra spiritualità e materialità. La mostra espone circa cento opere, incluse quelle che hanno contribuito a Burri vincere il Premio Nazionale dei Lincei per l’opera Grafica nel 1973. “L’oro per lui non era solo un colore ma un materiale”, spiega ancora il curatore, “e questa mostra nasce proprio per indagare il rapporto tra Burri e questa materia”.

La mostra, realizzata in collaborazione con diverse istituzioni e con il supporto di enti e fondazioni, si tiene presso il MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna, organizzata dal Comune di Ravenna, dall’Assessorato alla Cultura e Mosaico, dall’Assessorato al Turismo, dal MAR e dalla Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri. L’esposizione è aperta fino al 14 gennaio 2024.

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