1000 Trees: quando l’arte incontra l’architettura

A opera dell’Heatherwick Studio, la nuova struttura verdeggiante e sorprendente è stata da poco presentata a Shanghai

Il 22 dicembre dello scorso anno, a Shanghai, è stata ufficialmente inaugurata la fase uno del progetto 1000 Trees di Heatherwick Studio, verdeggiante e sorprendente come suggerivano il nome e i primi render. 

Presentato per la prima volta nel 2015, 1000 Trees è il mega intervento a uso misto che si estende su 300.000 metri quadrati alla periferia di Shanghai. Osservando l’edificio dal fiume, è volutamente difficile da leggere, un miscuglio di terrazze alto 60 metri, in leggera pendenza, di pietra a strisce orizzontali e fioriere torreggianti in cemento grezzo e increspato. 

Il progetto è stato concepito non come un singolo edificio, ma come un intervento su un pezzo di topografia che prende la forma di due montagne popolate da vegetazione. Le colonne, che forniscono supporto alla struttura, emergono nella parte superiore dell’edificio come grandi fioriere, ognuna con il suo gruppo di alberi.

Per il fondatore e capo dello studio Thomas Heatherwick, 1000 Trees reinventa gli sviluppi urbani su larga scala come spazi aperti e sociali piuttosto che scatole o torri monolitiche vuote. “Molti grandi edifici sono semplicemente freddi, sterili e monotoni all’esterno”, dice Heatherwick, “quindi la nostra sfida era creare qualcosa di coinvolgente a misura d’uomo”.

 
 
 
 
 
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Un elemento molto particolare della struttura è la decisione del team di progettazione di lasciare le gigantesche colonne di supporto dello sviluppo all’esterno e trasformarle in sezioni esposte di scogliera sormontate da alberi, arbusti, erbe, fiori e rampicanti. L’obiettivo finale dello studio, oltre al fattore estetico, era quello di creare un luogo nuovo, verde, ma soprattutto non esclusivamente uno spazio il cui unico scopo fosse il commercio ma creare un cuore comunitario con una diversità di ambienti da esplorare. 

1000 Trees, dalla sua inaugurazione, è diventato immediatamente argomento di dibattito sugli aspetti positivi e meno positivi del verde urbano. Le persone a favore degli edifici verdeggianti sostengono che le loro piante e alberi aumentino la biodiversità, abbassino le temperature, assorbano CO2 e altri inquinanti, inoltre riducono il rumore e generalmente sollevano il morale. I critici sostengono invece che il mantenimento di pareti e tetti verdi richiede troppe risorse. Heatherwick Studio ha però progettato la struttura con una semina locale, che cambierà con le stagioni, ed è stata attentamente studiata e raccolta per ridurre al minimo la potatura e la manutenzione.

 

 
 
 
 
 
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La facciata esposta a sud, invece, è essenzialmente uno spazio espositivo ad angolo per l’arte locale appositamente commissionato per l’edificio, dallo street artist francese e campione della M50, Paul Dezio, agli artisti locali invitati a creare murales alti 40 metri all’interno dei pozzi degli ascensori dell’edificio. L’edificio diventa così un vero e proprio collage di opere, diverso su ogni suo lato e imprevedibile. 

Il team del Heatherwick studio, ora studierà come le persone reagiscono alla struttura nella la fase uno dello sviluppo, coscienti del fatto che la pandemia ha cambiato in modo permanente il comportamento e le esigenze nelle aree urbane dense. L’obiettivo è quello di monitorare molto la reazione del pubblico nel primo anno di vita della struttura, e guardare come vengono effettivamente utilizzati i terrazzi e gli spazi. Potrebbe essere usato in modi completamente diversi da quello che si immaginavano. 

Cover Photo Credits: Heatherwick Studio, Courtesy Photo Justin Szeremeta, Qingyan Zhu

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