Venduta per 15 mila euro una “scultura invisibile” di Salvatore Garau

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Salvatore Garau nel suo studio

“È un’opera che chiede di attivare il potere dell’immaginazione” dice l’artista, ribattendo alle polemiche sorte dopo la vendita.

Io sono: si intitola così l’opera dell’artista Salvatore Garau  stimata tra i 6 e i 9 mila euro e venduta poi per 15 mila euro dalla casa d’aste Art-Rite di Milano. 

Fin qui nulla di strano, se non si trattasse di una “scultura immateriale”, ovvero di un’opera inesistente! 

Per Garau, l’opera trova forma nel suo stesso nulla. “Il vuoto non è altro che uno spazio pieno di energia, e anche se lo svuotiamo e non rimane nulla, quel nulla ha un peso”, ha dichiarato l’artista. “Pertanto, ha energia che si condensa e si trasforma in particelle, cioè in noi”.

Il collezionista che si è aggiudicato questo lotto è tornato a casa con un certificato di autenticità e una serie di istruzioni: l’opera, secondo Garau, deve essere esposta in una casa privata in uno spazio di circa cinque metri per cinque senza ostacoli

Garau non è nuovo a questo genere di interventi artistici. Lo scorso febbraio infatti, in Piazza della Scala a Milano, l’artista ha esposto “BUDDHA IN CONTEMPLATION”, una scultura altrettanto invisibile delimitata da un quadrato di nastro adesivo su una passerella di ciottoli. 

A New York, invece, proprio in questo periodo ha installato davanti all’edificio della Borsa  “AFRODITE CRIES”, un cerchio bianco vuoto la cui realizzazione è stata supportata dall’ Istituto Italiano di Cultura di New York

Opere che come commenta lo stesso Garau non esistono, ma sono fatte di aria e spirito e che chiedono allo spettatore di attivare un unico, immenso potere: quello dell’immaginazione! 

Cover Photo Credits: Salvatore Garau

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