Le lettere segrete di Frida e altre curiosità sul mondo dell’arte

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Sono davvero tante le curiosità da scoprire sul mondo dell’arte. Eccone 4 particolarmente interessanti.

Il mondo dell’arte riserva spesso sorprese, e sono tante le storie e gli aneddoti che lo riguardano. Ad esempio, sapevate che Frida scriveva lettere segrete ai suoi amanti, e Manzoni non fu il primo a produrre una “merda d’artista”? Ecco 4 curiosità sul mondo dell’arte.

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Frida Kahlo e la falsa corrispondenza

Frida e Diego Rivera

La vita di Frida è storia, come lo sono le sue turbolente vicende coniugali, le sue passioni, i suoi amanti.  José Bartoli, un artista spagnolo rifugiato a New York, fu uno di loro. Se Diego Rivera, marito di Frida, avesse saputo di lui resta un mistero. Si parla di oltre 100 pagine scritte a mano tra il 1946 e il 1949, ritrovate solamente alla morte di Bartoli nel 1995.  Frida, per non insospettire il compagno, firmava le lettere indirizate a Bartoli “Mara”, che si suppone fosse un diminutivo di “Maravillosa” (meravigliosa), soprannome che il pittore spagnolo utilizzava nelle sue bozze. Così Diego, convinto che si riferisse alla sorella di Frida, Maria, rimase probabilmente all’oscuro di tutto.

Van Gogh e le sue origini

Vincent Van Gogh, I mangiatori di patate, 1885

Nonostante le sue origini benestanti, è credenza diffusa che Van Gogh fosse povero. Certo l’artista non si arricchì con la vendita delle sue opere, nonostante nella sua famiglia e tra i suoi fratelli ci fossero diversi mercanti d’arte. Tra questi Theo, fratello di Vincent, si occupò della promozione e delle vendite di Van Gogh, facendo conoscere il suo lavoro al pubblico parigino di fine secolo. Certo, i risultati in termini di mercato furono all’epoca più che modesti, data la poco inclinazione del grande artista di allinearsi con i canoni dell’epoca. E, a posteriori, il mondo dell’arte ringrazia.

La Gioconda tornata in Italia

Leonardo Da Vinci portava spesso con sé la Monnalisa nei suoi ultimi viaggi. Arrivato in Francia, si pensa che fu lo stesso Da Vinci, nel 1516, a venderla a Francesco I, re di Francia. Secoli dopo, nel 1911, il custode del Louvre Vincenzo Peruggia, custode del Louvre, decise di rubarla per di riportarla in terra natìa. La vicenda è nota. Peruggia contrattò segretamente con gli Uffizi a Firenze per vendere dell’opera. In tal senso, seppur per poco tempo, la tela tornò a Firenze. Sopra la foto segnaletica di Vincenzo Peruggia.

La prima “merda d’artista” non fu di Pietro Manzoni

Toulouse Lautrec

Negli ultimi anni del diciannovesimo secolo, le cose a Henri de Toulouse Lautrec non andavano proprio bene. Le delusioni con l’altro sesso e in famiglia portarono il giovane artista a compiere un gesto sconvolgente. Henri e l’amico  Maurice si ritrovarono a cercare qualche momento di infantile serenità al mare. Maurice con la sua macchina fotografica decise di  immortalare Henri mentre defecava. Il risultato voleva essere un atto di ribellione nei confronti di tutta quella gente dalla quale si era sentito disonorato e oltraggiato. Lautrec, andando contro a un grande tabù per la sua epoca, si piegò su una spiaggia deserta e il fotografo scattò la foto. La prima merda d’artista nacque dunque nel 1898, ben 60 anni prima dell’omonima opera di Manzoni.

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