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L’artista, insieme ad Amoako Boafo e Kwesi Botchway, è uno dei pittori contemporanei più in vista del Ghana.
Otis Kwame Kye Quaicoe è ad oggi uno degli artisti più conosciuti del panorama africano. Per anni ha lavorato a tempo pieno per FedEx e poi la svolta: nel 2017 decide di trasferirsi dal Ghana in Oregon, dove comincerà una nuova vita e la sua carriera artistica.
“Una volta arrivato qui, mi sono reso conto che non sei visto come un africano“, afferma durante un’intervista. “Sei visto come una persona di colore. Non si tratta da dove vieni. Riguarda il colore della tua pelle”.
Il tema della razza lo sconvolge a tal punto che decide di dedicare il suo lavoro a una profonda indagine nei confronti di questa tematica, analizzandola sotto diversi punti di vista.
In ciascuno dei dipinti di figure nere di Quaicoe, lo sguardo del soggetto è fisso sullo spettatore, quasi come a volerlo sfidare e suscitare in lui numerose riflessioni.
“Nel mio paese, siamo tutti neri. Nessuno va in giro a giudicarti dal colore della tua pelle” dice Quaicoe. “Ho dovuto capire la lotta e cercare di aiutare a mio modo e fare arte era l’unico modo in cui potevo far emergere quello che ho passato come persona di colore”.
Nonostante le difficoltà iniziali, l’artista riesce in poco tempo a stringere un legame forte di amicizia e collaborazione con due figure emergenti africane: Amoako Boafo e Kwesi Botchway. Insieme hanno realizzato una mostra nel 2021 di arte figurativa africana alla ghanese Gallery 1957.
L’esposizione, intitolata Homecoming: The Aesthetic of the Cool, ha segnato il primo incontro artistico dei tre artisti nel loro paese d’origine.
Cover Photo Credits: Courtesy the artist and Gallery 1957.
