Nari Ward al Centro Balneare Romano

“Gilded Darkness” riassume la produzione di Nari Ward parlando di fluidità culturale nel contesto dell’edificio di architettura fascista

Fino al 16 ottobre 2022 sarà possibile visitare negli spazi del Centro Balneare Romano il nuovo progetto ideato appositamente per la città di Milano dalla Fondazione Nicola Trussardi

“Gilded Darkness” è il percorso espositivo delle opere di Nari Ward, artista americano conosciuto per le sue sculture che si compongono spesso di materiali riciclati e che dagli anni ‘90 condivide la sua visione dell’arte come esperienza multiculturale globale. 

Gli spazi interni ed esterni del Centro Balneare Romano ospitano le opere dell’artista in una contrapposizione tra storico e contemporaneo, ma anche tra la rigidità dell’edificio di architettura fascista e la fluidità culturale dell’arte di Ward. 

Il progetto è organizzato dalla Presidente della fondazione, Beatrice Trussardi, e dal direttore artistico Massimiliano Gioni.

L’obiettivo è promuovere la riscoperta di Milano mettendo in comunicazione realtà poco conosciute con progetti artistici di alto profilo ed attrattiva. 

Il percorso espositivo della mostra di Nari Ward

La mostra si apre con l’opera di forte impatto emotivo “Amazing Grace” (1993). Il canto di Mahalia Jackson, cantante gospel e attivista afroamericana, guida il visitatore verso l’installazione per cui Ward ha collezionato più di 300 passeggini abbandonati legati tra loro per riprodurre la sagoma dello scafo di una nave. 

Una passerella invita lo spettatore ad entrare nello spazio dell’opera e ad osservare da vicino i passeggini decadenti, ma anche i nodi delle corde che li legano.

Nodo che ricorre come elemento espressivo nell’arte di Nari Ward e che simboleggia i legami e le intersezioni tra le culture che abitano il nostro tempo. 

Attorno all’opera – che occupa l’ex area degli spogliatoi ancora preservata com’era – troviamo, quasi nascoste tra le mura dei camerini, altre sculture create dall’artista negli anni che come “Amazing Grace” occultano, con forme familiari e non, i simboli della cultura nera e americana.

“Canned Smiles” (2013) di Nari Ward. Courtesy Fondazione Trussardi

Una delle opere più curiose e interattive è “Sugar Hill Smiles” (2013), un carretto da venditore simile a quelli tipici della Giamaica su cui l’artista vende e confeziona i “Canned Smiles”, lattine con uno specchio sul fondo che promettono di catturare il sorriso dello spettatore.

Una sola regola: non si può mai acquistare il proprio sorriso.
La mostra si chiude con “Emergence Pool”, un’installazione site-specific realizzata nella piscina del Centro.

Migliaia di coperte termiche galleggiano sull’acqua della piscina ampia quasi quanto un campo da calcio, creando un suggestivo pavimento dorato dalla fragilità preziosa.

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