La “Repubblica” di Platone diventa una commedia moderna al Teatro Carcano

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<<Alcune cose stimolano la riflessione, altre no; quelle che generano nei sensi due impressioni contrarie nello stesso tempo le definisco stimolanti, mentre le altre non risvegliano secondo me la conoscenza intellettiva>> 

Platone, Repubblica, Libro VII.

“La Repubblica – da Platone e Aristofane, Euripide, Eschilo. Dall’utopia alla distopia!” non è solo uno spettacolo in scena al teatro Carcano di Milano, ma fa parte di un ampio progetto artistico-formativo che coinvolge lavoratori dello spettacolo, studenti, professori e dipendenti dell’Università Statale di Milano nel centesimo anno dalla sua fondazione. 

Il progetto, che è durato un anno, culmina con la messa in scena dello spettacolo, ma in realtà è un’occasione di dialogo sulle molte tematiche sollevate dall’opera di Platone, prima tra tutte il concetto dello Stato Ideale, ed è per questo affiancato da un ciclo di conferenze gratuite e aperte al pubblico, l’ultima delle quali si è tenuta proprio al Carcano il 6 febbraio scorso. 

Nello spettacolo, Socrate è tra gli invitati di una cena a casa di Polemarco e si diverte a cercare l’origine della giustizia, ponendo i suoi pungenti interrogativi. Tra una discussione e l’altra su cosa sia giusto e cosa sia sbagliato, e su chi sia l’uomo migliore, uno degli invitati, Trasimaco, esclama con furia che l’evidenza suggerisce che il Giusto si identifica con l’interesse del più forte. 

Nell’opera originaria di Platone*, è Socrate a rispondere, ma nella rivisitazione studiata dall’Università Statale è Platone stesso, per una volta, a prendere direttamente la parola, conducendoci attraverso il suo concetto di governo ideale, che per noi cittadini moderni non è ideale per niente.

Tra rimandi ad altri grandi pensatori della Grecia antica e a testi contemporanei, “La Repubblica” al teatro Carcano diventa una commedia moderna, con coreografie e canzoni, comicità e momenti di profondo lirismo. Il tutto con dinamiche e linguaggi comprensibili da un pubblico, anche giovanissimo, non avvezzo alla filosofia, che quindi digerirebbe poco volentieri la messa in scena classica dell’opera e che invece qui si diverte e nel contempo riflette.

I cinque attori professionisti sul palco sono affiancati da un coro di undici studenti di Filosofia dell’Università Statale e, guidati dal regista Omar Nedjari, mettono in atto uno spettacolo coinvolgente e godibile, che pone lo spettatore, che da un lato trova assurde le argomentazioni platoniche e dall’altro è messo a confronto con le grandi contraddizioni che caratterizzano il nostro momento storico, in condizioni di pensare e trovare la sua soluzione personale alla questione.

L’immagine di buon governo di Platone si avvicina tremendamente alla dittatura, parla di soppressione dei più deboli e di dominio della classe più forte, anche tramite la violenza, ma la società “occidentale” si batte – si batterebbe? – per il riconoscimento dei diritti di tutte le minoranze. Nonostante ciò, siamo alle prese con due conflitti proprio alle porte d’Europa, senza contare la presenza in crescita di stati governati da parti politiche che sostengono principi sovranisti e il sempre maggiore allure che i loro rappresentanti ottengono tra la popolazione, dagli Stati Uniti alla Francia, dall’Argentina al nostro stesso Paese. 

E’ curioso notare, nel divertimento generale che suscita il dialogo sulla scena del Carcano, come gli stessi paradossi che possiamo notare guardando un telegiornale qualsiasi al giorno d’oggi fossero evidentemente presenti anche in epoca antica, dove il pensiero occidentale è nato e si è sviluppato.

Note

Platone: Atene, 428 – 348 a.C. Filosofo, scrittore e politico della Grecia antica. Pone le basi del pensiero occidentale assieme al suo maestro Socrate e al suo allievo Aristotele.

“Nell’opera originaria di Platone…”: “La Repubblica”, opera filosofica del IV secolo a.C, composta da 10 libri e scritta in forma di dialogo. In essa sono poste quasi tutte le basi del pensiero platonico, dallo Stato Ideale (libri II e III) al Mito della Caverna, dalla dottrina delle idee alla dialettica. Il tema principale della “Repubblica”, in ogni caso, è la giustizia.  

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Fonti e crediti fotografici

Teatro Carcano di Milano

LA REPUBBLICA – DALL’UTOPIA ALLA DISTOPIA!

da Platone e Aristofane, Euripide, Eschilo

Regia e drammaturgia Omar Nedjari

Assistente alla regia Michele Iuculano

Scene e costumi Ortiche Studio, Alice De Bortoli

Assistenti ai costumi e alle scene Paola Grandi, Silvia Civran, Barbara Medeiros

Disegno luci Roberta Faiolo

con Alex Cendron, Sergio Longo, Stefano Orlandi, Marika

Pensa, Giuseppe Sartori

Coro Giacomo Angioletti, Anna Benedetta Battaia, Serena

Krusa, Jacopo Militello, Leonardo Matera, Francesca

Mele, Sofia Costanzo, Patrizia Salis, Sofia Genovese,

Tommaso Di Bernardo, Giovanni Palazzo.

Nuova traduzione dal greco curata da Andrea Capra e Giuseppe Zanetto

con gli studenti dell’Università degli Studi di Milano: Penelope Volpi, Daniele Piccitto, Matteo Rinaldi, Matteo Ciocca, Jacopo Militello e con il contributo degli allievi della Scuola Galileiana di Padova.

Co-produzione ARCUS Compagnia Università degli Studi di Milano e ATIR con il sostegno di Teatro Carcano

durata: 90 minuti

Teatro Carcano, Milano, 5, 6, 7 febbraio 2024

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