Kate Moss, i suoi primi 50 anni celebrati a Berlino in una grande mostra da Camera Work

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Kate Moss, un metro e settanta, capelli biondi e sguardo distante, ha compiuto 50 anni e, per lei, la galleria di Berlino Camera Work ha organizzato una mostra che ripercorre la carriera della modella inglese.

Nata il 16 gennaio a Croydon, un rione nella zona sud di Londra, Kate Moss è stata un’icona di bellezza particolare e androgina. La mostra, a lei dedicata, racconta i lavori fotografici, le campagne pubblicitarie e le copertine di 300 riviste internazionali che l’hanno vista protagonista.

Il 16 gennaio 2024 la modella ha festeggiato il compimento del suo mezzo secolo, di cui trent’anni sono stati all’insegna della moda, del fashion, delle tendenze e dello scandalo.

Kate Moss viene scoperta all’età di 14 anni da Sarah Doukas, fondatrice dell’agenzia di moda inglese Storm Model Management, che disse di lei: “È piccola, ma con quel viso e quella grinta cercheranno di imitarla tutti a New York”. Ci aveva visto lungo.

Kate Moss, 1992.

Katherine Ann Moss, poi Kate, affascina tutti con il modo di fare schivo, la sua figura minuta e l’aspetto inusuale. Spigolosa, non solo nei tratti del viso, si dimostrerà un personaggio complesso, difficile da ridimensionare, nelle interviste così come negli eventi o in passerella.

Nel 2022, chiamata a testimoniare in favore di Johnny Depp, con cui aveva avuto breve relazione, al processo contro l’ex moglie dell’attore, Amber Heard, citata da lui in giudizio per diffamazione, la modella rifiuta di presentarsi, intervenendo solo con una testimonianza video.

Questo è solo il più recente degli episodi che hanno fatto discutere sul modo di porsi della super modella che nel 2005 si trovò al centro di una polemica dopo la diffusione di una foto non autorizzata che la ritraeva mentre faceva uso di droghe. L’episodio le valse il soprannome di “Cocaine Kate“. In quel caso, il mondo della moda e quello dello spettacolo si divisero, chi con Kate e chi contro di lei.

Molti furono i brand che rifiutarono di continuare a collaborare con la modella, ma la crisi non durò a lungo. Nel 2006 il fatturato della modella triplicò rispetto all’anno precedente, contando la partecipazione a 15 campagne fashion e un guadagno ipotizzato di 30 milioni di sterline.

“Piace perché non è solo una modella, ma un personaggio, una protagonista del mondo“»”, disse di lei Emmanuelle Alt, editrice francese ed ex caporedattrice di Vogue Francia. Anche oggi, raggiunti i 50 anni, la sua carriera continua senza freni, tra campagne di moda e copertine di riviste prestigiose.

Forse proprio grazie a questo suo essere forzatamente una protagonista, Kate è tutt’oggi una donna discussa, adolescente che si è gettata nel mondo della moda senza privarsi di nulla, combattendo contro tutti i demoni che l’hanno circondata e da cui spesso non è stata capace, per malattia o per volontà, di sottrarsi. Come nel 1995 quando, impegnata nelle sfilate dell’alta moda a Parigi, dichiarò di aver lottato per anni contro il rifiuto del cibo e di avere un rapporto controverso con il suo fisico e con l’accettazione delle sue forme.

È con uno sguardo approfondito sulla sua ambiguità e sulla difficoltà di racchiuderne la figura in limiti definiti, che Camera Work Gallery di Berlino dedica una mostra in suo onore, riunendo oltre tre decenni di fotografie, dalle più classiche e note alle contemporanee, insieme a ritratti inediti. Le opere fotografiche ripercorrono gli anni che hanno reso una ragazzina, figlia di una madre barista e di un padre agente di viaggi, un’icona della moda.

L’esposizione parte dagli inizi della carriera da modella nei primi anni Novanta, evidenziando quanto Kate sia stata capace, con la sua immagine e personalità, di modificare criteri fino ad allora dati per stabiliti, in passerella, così come nei canoni di bellezza, continuando a sconvolgere e mettere in discussione, sfacciatamente, senza mai indietreggiare di un passo.

La ridefinizione della figura della top model si ritrova anche nell’evoluzione della fotografia di moda visibile nella mostra, grazie ai lavori di rinomati artisti fotografici, tra cui Bryan Adams, Anton Corbijn, Patrick Demarchelier, Arthur Elgort, Dominique Issermann, Steven Klein, Chris Levine, Terry O’Neill, Rankin, Herb Ritts, Paolo Roversi, Ellen von Unwerth e Albert Watson.

Ogni ritratto scelto ha catturato un momento, raccontato una storia e immortalato l’essenza di una donna sfaccettata, famosa per la sua vita pubblica e abile nel rendere gossip anche quella privata.

Intervistata per il Corriere della Sera nel 2014, per celebrare i suoi quarant’anni, Kate Moss diceva senza esitare: “Se sei te stessa, nessuno ti può copiare. Essere te stessa è quasi un atto di ribellione”.

A dieci anni di distanza, si può dire che Moss continui ad essere sé stessa e, nel suo essere totalmente imperfetta, inimitabile. Che sia questo il segreto per non essere relegata nell’ombra dei fenomeni dimenticati?

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