Un progetto artistico che ha l’obiettivo di promuovere l’arte contemporanea sul suolo del territorio maremmano.
Una fila di auto con la scritta nera e una striscia gialla, segue le curve della strada all’ora del tramonto. E’ l’esperienza (gratuita) che Hypermaremma ha pensato per l’edizione 2021 con il contributo di uno dei main sponsors Mercedes-Benz.
Il progetto artistico nasce tre anni fa dalla volontà dei suoi fondatori Carlo Pratis e Giorgio Galotti (galleristi), Lorenzo Bassetti (collezionista e imprenditore), Matteo d’Aloja (collezionista e manager) e Massimo Mininni (curatore della Galleria Nazionale di Roma), con lo scopo di innescare un dialogo tra arte e paesaggio. Un percorso diffuso che si snoda nel territorio maremmano tra installazioni luminose, progetti scultorei, interventi parietali, performance e eventi online visibili (alcuni in modo permanente) da maggio a ottobre.
La luce è il dispositivo utilizzato da alcuni artisti che ridisegnano l’architettura dello spazio che li ospitano, come Hymn to the sun realizzata da Mandalaki che illumina la Torre di Talamonaccio; Watercolour di Mario Airò il raggio laser proiettato sull’Antico Mulino Spagnolo che si riflette sull’acqua e crea un cortocircuito con la scenografica Laguna di Orbetello; mentre Spazio Amato è l’opera permanente (dell’edizione del 2020) di Massimo Uberti, un neon che domina il suggestivo paesaggio Terre di Sacra nell’Oasi WWF nella Laguna di Burano.
Sulle colline di Fonteblanda Trebbia Astronave e Totem (un braccio di Goldrake) di Moira Ricci si guardano a distanza, rievocando memorie personali dell’artista (originaria del luogo). Un inno alla bellezza è Venus Anadyomene (opera permanente) all’interno dell’Azienda agricola Terenzi di Emiliano Maggi a Scansano. Si tratta di un cancello in ferro con ceramiche smaltate in perfetto cromatismo con il vigneto, un passaggio fiabesco e misterioso come misteriose sono le melodie provenienti da Sinfonia per orci di Michela de Mattei (con Palm Wine) per le Terme di Vulci.
Sabbia e vetri macinati con i pigmenti compongono l’opera di Marco Emmanuele 10000 Seahorse power, un intervento murale per le Stalle del maneggio di Sant’Irma a Capalbio. Due le perfomances di questa edizione: Il mito dell’eroe nell’Abbazia di San Bruzio di Gaia de Megni e La Danza dei tre tritoni nell’isola della Formica, il piccolo scoglio nell’oasi di Burano di Salò (band sperimentale di Emiliano Maggi, Toni Cutrone/Mai Mai Mai, Giacomo Mancini, Stefano Di Trapani e Cosimo Damiano).
Tra i progetti collaterali UMMAREMMA di Ivan dal Cin e la residenza Hippocampus Residency curata da Veronica Siciliani Fendi che ospita l’opera ambientale Amnios delle artiste Agnes? & Malù Dalla Piccola. Hypermaremma Station F.lli Corso lungo l’Aurelia, ex stazione di servizio e oggi negozio di eccellenze locali, insieme all’hub a Orbetello diventano centri di passaggio in cui scoprire il programma e l’Hypermaremma Tour. Un’esperienza “diffusa” che coglie le esigenze dei tempi e della contemporaneità, uscendo dagli spazi codificati e rivelando un nuovo scenario possibile.
Cover Photo Credits: Emiliano Maggi, Venus Anadyomene, Azienda vinicola Terenzi, Scansano, Courtesy Operativa Arte, Roma.