Il primo zoo artistico al mondo a Bologna con Animali Fantastici. Il giardino delle meraviglie

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Dal 7 dicembre, le sale del Palazzo Albergati a Bologna diventano l’ambientazione del primo zoo d’artista. Oltre 80 animali fantastici realizzati da 23 artisti italiani contemporanei prenderanno vita in una mostra che fonde arte, animali, realtà e irrealtà. 

Animali Fantastici. Il Giardino delle meraviglie trascende gli spazi del palazzo attraverso colori e suoni che lo rendono un safari pedonale tra le mura; un museo safari, dunque, in cui l’esperienza immersiva connette la vita libera degli animali e l’umano spettatore per fondersi in un mondo immaginifico e utopico privo di barriere, gabbie.

Il mondo animale ha messo a disposizione dei 23 artisti un repertorio iconografico da cui attingere per scavare le iconologie e le gerarchie simboliche per produrre accenni, suggestioni e incongruenze che funzionano come nuova sperimentazione linguistica e artistica. 

La mostra, curata da Gianluca Marziani e Stefano Antonelli, prende spunto anche dalle fiabe che ci venivano lette prima di dormire di cui il bestiario diveniva il mondo fantastico in cui perdersi ed immaginare. Così, il progetto curatoriale restituisce il viaggio emotivo, coinvolgente e fantastico in cui si sprofondava da bambini per perdersi, questa volta, tra le sale del palazzo tra suoni e colori di una giungla fantastica. L’immaginario che ne deriva è quello di una ricerca artistica aggiornata e contemporanea che inizia ad interrogarsi sul nostro vedere ed essere al mondo per scrollarsi dal reale.

Diventiamo un’alchimia – per dirla con le parole di Giovanni Albanese, artista in mostra – con gli animali che si umanizzano, che diventano esseri ibridi e metamorfici e mutano nella storia insieme a noi.

Il concetto di normalità entra in crisi, è depotenziato lungo tutta la mostra: l’imperfezione dei corpi delle giraffe di Sandro Gorra che, riprodotte a grandezza naturale e in miniatura le cui macchie volano via, scivolano e scompaiono, ci ricordano la transitorietà, la mutevolezza e la volubilità del nostro essere al mondo; Dario Ghibaudo reinterpreta le forme del reale per il suo museo di Storia Innaturale, ricordandoci il confine labile e fluido della normalità in cui l’anatomia dell’anomalo viene percepito, Ma l’estraniamento prodotto da Ghibaudo viene visto solo dopo qualche istante; è il potere della pittura di Nicola Pucci che rovescia le piramidi di potere e le consuetudini della vita umana in rapporto a quella animale con l’attitudine artistica di trasformare la realtà.

Ed ancora, le figure canine, il branco di Velasco Vitali a grandezza naturale e reso completamente cieco dalle bende lungo i corpi, ci ricordano la metafora della nostra civiltà: “Credo che la condizione dei cani sia molto simile alla nostra, noi fingiamo solo di essere migliori” (V. Vitali), ognuno di noi è solo, è stato abbandonato.

Dunque per gli artisti di Palazzo Albergati non si tratta solo di districare una realtà complessa, come quella tra l’umano e l’animale, ma di immergersi nel proliferare dell’immaginazione restituendo mondi reali e fantastici perfettamente sovrapponibili, poiché d’altronde “l’uomo diede un nome agli animali. Ma i nomi dati sono tutti arbitrari perché soltanto loro sanno chi sono. Chissà qual è il vero nome della formica o della giraffa…” (Fabrizio Caramagna).

La mostra Animali Fantastici. Il Giardino delle meraviglie sarà aperta al pubblico fino al 5 maggio 2024.

I 23 artisti in mostra a Palazzo Albergati: Giovanni Albanese, Camilla Ancilotto, Marco Bettio, Chiara Calore, Mario Consiglio, Valentina De Martini, Fulvio Di Piazza, Dario Ghibaudo, Massimo Giacon, Sandro Gorra, Giorgio Lupattelli, Giulio Marchetti, Marco Mazzoni, Andrea Nurcis, Luca Padroni, Max Papeschi, Valeria Petrone, Nicola Pucci, Gherardo Quadrio Curzio, Mario Ricci, Maurizio Savini, Lapo Simeoni, Velasco Vitali.

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