Il Louvre raccontato dai gatti di Taiyo Matsumoto

“I Gatti del Louvre”, di  Taiyo Matsumoto (J-Pop Edizione) è un libro per grandi e bambini che racconta uno dei musei celebri al mondo attraverso una surreale passeggiata a quattro zampe nell’arte.

Se amate l’arte questo manga fa per voi. Se desiderate fare un viaggio a Parigi e visitare il Louvre questa storia è stata immaginata e disegnata per voi. Se avete sempre sognato di entrare in un dipinto e vivere un’avventura degna di questo nome, “I Gatti del Louvre” vol 1 e “I Gatti del Louvre” vol 2 è il libro che fa al caso vostro.

In un’atmosfera tipicamente  parigina, nelle soffitte del Louvre – probabilmente da quando era ancora un castello – vive un’enigmatica colonia felina. Il guardiano Marcel sa della loro esistenza e così li accudisce e li nutre. La guida Cecile, che ne ignorava la presenza, si fa ben presto conquistare dalle avventure di questi gatti. Tra loro se ne nasconde uno speciale – Fiocco di Neve – che ha un dono eccezionale, egli fa parte dei “visitatori dei dipinti”.  Sono essere unici, umani e animali, che riescono ad ascoltare la voce dei dipinti e che, quando vogliono, possono addirittura entrare in una tela e vivere fantastiche esperienze all’interno. Questa loro innata capacità di immersione nell’arte suscita l’invidia persino del temutissimo responsabile dei restauratori del Louvre: egli, a differenza loro, i dipinti può solo toccarli seppur da molto vicino. A Fiocco di Neve  toccherà vivere qualcosa di unico:  viaggiare nel tempo e nello spazio per sanare una vecchia ferita che coinvolge un dipinto poco conosciuto, intitolato “I funerali di Amore” e attribuito a Henri Lerambert.

Una volta che si entra all’interno di un dipinto, afferma un personaggio “non c’è nulla che possa ferirti, i fiori sbocciano all’infinito, nessuno muore e il vento soffia sempre. È uno splendido sogno senza fine”. Sarà questo il potere della realtà eternata grazie all’arte su una tela?  Qui Matsumoto sembra citare i versi ispirati dai gatti a Baudelaire  che ne “I fiori del male” scrisse a proposito dei felini “amici della scienza e della voluttà essi cercano l’ombre, i silenzi, i misteri… quando in nobili pose giaccion pensosi e immoti, paiono grandi sfingi che in deserti remoti smemora a poco a poco un sogno senza fine”. Sarà per questo che il maestro Matsumoto ha  scelto proprio i gatti per raccontare  il Louvre e le sue stanze piene di storia dell’Arte da un punto di vista così inedito. Il manga, commissionato dal Louvre, è un magico e poetico invito soprattutto per i giovani lettori a scoprire quello che possiamo definire il museo per eccellenza, il posto dove è possibile ammirare alcuni tra i dipinti più importanti della storia dell’arte e alcune opere tra le più iconiche e riconoscibili da tutti.  Buon viaggio a chi lo leggerà!

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