Il 2023 dell’arte nelle 12 foto più iconiche dell’anno

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di Alessandro Riva e Alfonso Umali

L’artista spagnolo Eugenio Merino con la sua opera “Aquí murió Picasso“.

Gennaio. Inizia l’anno di Picasso

È l’anno di Picasso, tutta Europa si prepara a celebrare il genio del pittore catalano, scomparso 50 anni prima. L’opera simbolo sarà quella di Eugenio Merino, “Aquí murió Picasso” (Qui è morto Picasso), che rappresenta il cadavere dell’artista, vestito “alla Picasso” (maglietta a righe blu, pantaloni di lino, espadrillas), come un simbolo da adorare e da cui trarre profitto come oggetto d’attrazione turistica, come le tante retrospettive su Picasso che i musei europei si preparano a inaugurare. L’opera, realizzata in realtà nel 2017, sarà presentata alla Fiera Arco di Madrid e diventerà il simbolo di tutto l’anno appena iniziato: “Quest’opera”, ha detto Merino, “è un oggetto da vendere ma anche da cui estrapolare un valore simbolico. Un luogo dove un “consumatore d’arte turistico” può farsi un selfie… un souvenir che ci ricorda che siamo stati qui, dove Picasso è morto”. Un cadavere “fake” per un’arte dove ormai realtà e finzione, cultura e attrazione turistica sono indissolubilmente sempre più intrecciati.

Johannes Vermeer, “Girl Reading a Letter at an Open Window” (1657–58), oil on canvas. Gemäldegalerie Alte Meister, Dresden (courtesy Rijksmuseum).

10 Febbraio. Vermeer al Rijksmuseum

La mostra dedicata a Johannes Vermeer al Rijksmuseum di Amsterdam, inaugurata il 10 febbraio, sì può definire l’evento museale del 2023. La mostra vede esposti ben 28 dei 37 dipinti attribuiti a Vermeer, inclusi prestiti eccezionali mai visti nei Paesi Bassi provenienti dai musei americani. Al termine delle 16 settimane della mostra, 650 mila visitatori provenienti da 113 paesi, di cui più della metà provenienti dall’Olanda, avranno affollato il museo di Amsterdam per ammirare le opere del maestro olandese. Tra le opere più apprezzate, “La ragazza con l’orecchino di perle”, resa celebre a livello popolare anche dal romanzo e dal film omonimo.

25 marzo. Il Papa “fake” in giubbotto bianco

La foto di Papa Francesco con addosso un giubbotto di lusso fa il giro del mondo, ottenendo in pochi giorni oltre 25 milioni di visualizzazioni on line. Ma l’immagine è un fake: è stata infatti creata da Midjourney, una delle piattaforme principali di generatori di immagini. L’intelligenza artificiale fa il suo ingresso ufficiale nel mondo della comunicazione on line.

13 aprile. Premiata l’Intelligenza Artificiale

Il fotografo tedesco Boris Eldagsen rifiuta il prestigioso Sony World Photography Awards Icon, rivelando che l’opera con cui ha vinto, “The Electrician”, è stata in realtà generata dall’intelligenza artificiale. Un altro caso emblematico di come le nuove tecnologie di generazione di immagini entrino a gamba tesa nel dibattito artistico, rendendo difficile capire quale sia il confine tra realtà e finzione, tra opera creata dall’uomo e dal computer.

21 maggio. Eco-attivisti alla Fontana di Trevi

Ennesimo Blitz di Ultima Generazione contro le opere d’arte più iconiche per attirare l’attenzione sulla necessità di intervenire sul cambiamento climatico. Questa volta, a essere presa di mira è la Fontana di Trevi, a Roma, opera del Bernini e uno dei monumenti-simbolo d’Italia. Una decina di attivisti gettano un liquido nero, una soluzione a base di carbone vegetale (non dannoso per il monumento), nella Fontana, srotolando striscioni per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di abbandonare al più presto gli idrocarburi per mitigare l’impatto della crisi climatica. Sarà un anno di attacchi e di azioni dimostrative in tutta Europa, corredati da arresti e da accese discussioni on line sulla questione. Nello stesso mese, due eco-attivisti di Ultima Generazione che, nell’agosto del 2022, avevano incollato le mani al basamento della statua del Laocoonte esposta ai Musei Vaticani, vengono condannati dal Tribunale Vaticano per reato di danneggiamento a 5 anni (pena sospesa) e a una multa di 1500 euro.

26 giugno. Record per Klimt, anno d’oro per le aste

Record d’asta per Gustav Klimt e uno dei maggiori risultati dell’anno: “Dame mit Facher” (Dama con ventaglio), viene aggiudicato da Sotheby’s Londra per 108,4 milioni. Sarà un anno ricco di risultati eccezionali per il mercato dell’arte internazionale nelle case d’asta, da “Le bassin aux nymphéas” (Lo stagno delle ninfee), di Monet, del 1919, venduto a 74 milioni di dollari da Christie’s, a “El gran espectaculo (The Nile)”, (Il grande spettacolo, Il Nilo) di Jean-Michel Basquiat, del 1983, passato di mano per 67,1 milioni da Christie’s. Ma il picco si raggiungerà in novembre, quando uno dei capolavori di Pablo Picasso, “Femme à la montre” (Donna con l’orologio), del 1932, sarà venduto da Sotheby’s a New York per 139,3 milioni di dollari, il secondo prezzo più alto mai raggiunto dall’artista.

12 luglio. A Napoli in fiamme la Venere degli stracci

All’alba, una replica gigante della celebre “Venere degli stracci” di Michelangelo Pistoletto, installata in piazza Municipio il 28 giugno, viene incendiata da un senza fissa dimora con problemi psichici. L’uomo verrà arrestato e in seguito condannato a 4 anni di reclusione e a una multa di 4mila euro, tra lo sconcerto della comunità artistica e dello stesso Pistoletto, inclini a una maggiore comprensione e cura, anziché a una pesante condanna penale, per le persone con problemi di salute mentale.

17 agosto. Scandalo al British Museum

Scoppia uno scandalo che scuote il mondo dell’arte britannico, e coinvolge il British Museum di Londra. L’ex-curatore del museo, Peter Higgs, è sospettato di aver rubato circa duemila oggetti archeologici dai depositi del museo, vendendoli su eBay per anni. Lo scandalo comprometterà pesantemente la reputazione dell’istituzione, provocando in seguito anche le dimissioni del direttore e del vicedirettore. Il museo verrà accusato di aver saputo dei furti fin dal 2021, ma di aver licenziato Higgs solo nel luglio 2023. L’evento solleva preoccupazioni sulla gestione delle collezioni, sulle politiche di restituzione delle opere acquisite durante il colonialismo mettendo anche in luce la politica dei tagli ai finanziamenti statali ai musei nel Regno Unito.

15 settembre. Muore Botero

Lutto nel mondo dell’arte. Muore all’età di 91 anni nel Principato di Monaco Fernando Botero, uno dei grandi pittori del Novecento. I suoi quadri dai soggetti “extra large” erano diventati iconici e amati in tutto il mondo, e avevano ormai raggiunto quotazioni stellari.

25 ottobre. Pavlenskij condannato per “Pornopolitics”

L’artista russo Pëtr Pavlenskij, conosciuto per le sue azioni artistiche estreme, come incendiare il portone della Banca di Francia e per essersi cucito la bocca davanti alla cattedrale di Kazan a San Pietroburgo, viene condannato in Francia a sei mesi di reclusione per “violazione della privacy” in seguito alla sua ultima azione artistica, “Pornopolitics”, nel corso della quale, per denunciare l’ipocrisia della politica, aveva pubblicato on line dei video hard che un candidato alla Presidenza della Repubblica (che nelle sue campagne sosteneva l’integrità della famiglia tradizionale), aveva inviato a una studentessa.

Eliott Erwitt, Dog Legs, 1974.

29 novembre. Muore Elliott Erwitt

Muore a New York, all’età di 95 anni, Eliott Erwitt, uno dei più grandi fotografi del Novecento, conosciuto non solo per aver scattato alcune delle più celebri fotografie di personaggi famosi come Marilyn Monroe e Che Guevara, ma anche per aver ammantato di umorismo e di ironia la vita quotidiana.

Dicembre. Banksy sempre sulla scena. Mediatica

L’anno si chiude all’insegna di Bansky: il 23 dicembre a Londra, un’opera dell’artista, che rappresentava tre droni da guerra su un cartello stradale di STOP, comparsa all’alba nel quartiere di Peckham, proprio di fronte a un’agenzia di pompe funebri, viene rubata appena un’ora dopo la sua “autenticazione” da parte dello street artist sul suo profilo instagram. L’opera aveva un evidente riferimento alla terribile guerra in corso nella striscia di Gaza e al dramma umanitario per i civili palestinesi. Ma già due mesi prima, lo street artist “senza volto” più celebre del mondo era finito al centro dell’attenzione: una causa in tribunale lo ha visto in guerra contro un imprenditore inglese, che commerciava le sue opere senza licenza, ma una contro-denuncia dell’imprenditore rischia di far rivelare la sua vera identità. Una telenovela infinita che in qualche modo ha segnato tutto il 2023, e che si presume continuerà anche nel 2024…

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