Danilo Bucchi in mostra al Visionarea Art Space

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Ritratto Danilo Bucchi, Courtesy foto Andrea Boccalini

Le quattordici nuove e inedite tele di grande formato di blu inaugurano il nuovo anno dello spazio romano.

Fino al 3 aprile 2022 lo spazio romano Visionarea Art Space ospita Blu, mostra di Danilo Bucchi a cura di Gianluca Marziani.

L’esposizione inaugura il nuovo ciclo dell’artista inserito nella collezione permanente della Galleria Nazionale D’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, ospite della Biennale di Venezia e della galleria Pièce Unique a Parigi.

Inoltre, il suo universo liquido aprirà le porte al nuovo anno dello spazio, un progetto che, per il sesto anno consecutivo, vede il prezioso sostegno della Fondazione Cultura e Arte, ente strumentale della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele.

BLU 2021, smalto su tela, 200×130 cm, Courtesy Danilo Bucchi

Le 14 nuove e inedite tele di grande formato di Blu portano nel cuore di Roma, in Via della Conciliazione, le ultime visioni dell’artista romano che negli ultimi 20 anni ha esposto in Europa, America ed Estremo Oriente.

Un regalo speciale che sancisce, nonostante l’animo cosmopolita e l’apprezzamento internazionale di Danilo Bucchi, il suo speciale rapporto con la città eterna, annoverandolo, di fatto, tra i suoi più acclamati artisti contemporanei.

Danilo Bucchi si conferma un magnetico unicum nell’attuale panorama pittorico” spiega il curatore Gianluca Marziani. “La sua identità iconografica lo colloca in un territorio limbico che ibrida la figurazione nel suo opposto e viceversa. Non esiste una lettura diretta e univoca del suo universo liquido, semmai ci si muove per slittamenti e somiglianze, dentro un contesto semantico che si identifica nel proprio stilema estetico, esaltando un processo autoreferenziale che è da sempre lo scopo ultimo della grande pittura, ovvero, la creazione di un proprio mondo che si dispieghi nei codici esegetici di uno sguardo divinatorio”.

Cover Photo Credits: Studio Danilo Bucchi, Courtesy foto di Andrea Boccalini

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